Russia-Iran, un matrimonio molto ma molto “difficile”

di Massimiliano D’Elia

Le tensioni parallele in Medio Oriente e nella guerra tra Russia e Ucraina stanno generando nuove sfide per la nascente alleanza tra Iran e Russia, due nazioni che si sono avvicinate a causa della loro comune ostilità verso gli Stati Uniti. Russia e Iran hanno le capacità per colmare lacune reciproche nelle rispettive capacità di intelligence e militari: la Russia produce sofisticati sistemi di difesa aerea e aerei, mentre l’Iran ha sviluppato potenti droni e missili.

L’Iran ha dichiarato che risponderà con forza contro Israele per l’uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuta a Teheran il 31 luglio scorso. Nel frattempo la Russia sta cercando di reagire all’incursione ucraina sul suo territorio. Questa combinazione di eventi implica che entrambi i paesi abbiano poche risorse disponibili per offrire all’altro le armi di cui hanno più bisogno, almeno per ora.

Una grande guerra in Medio Oriente ostacolerebbe gli sforzi bellici di Mosca e complicherebbe le sue relazioni con paesi come l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, che fino ad ora gli hanno permesso di mitigare gli effetti delle sanzioni occidentali. L’avvicinamento tra Mosca e Teheran si è consolidato circa un decennio fa quando si unirono con successo in Siria per evitare il crollo del presidente Bashar al-Assad.

Nell’autunno del 2022, dopo una visita di Putin a Teheran, l’Iran ha iniziato a fornire alla Russia migliaia di droni d’attacco classe Shahed, munizioni d’artiglieria e alcuni droni Mohajer capaci di lanciare missili. L’Iran ha finora respinto le richieste di Mosca, riferite alle forniture di missili balistici. Non a caso gli Stati Uniti hanno avvertito l’Iran, questa settimana, che la fornitura di tali missili alla Russia comporterebbe una risposta rapida e severa da parte di Washington e dei suoi alleati. L’Iran, come contropartita, riceve a basso costo il gas russo e la tecnologia nel settore dell’energia nucleare per continuare l’arricchimento dell’Uranio, fermo a dicembre 2023 al 60% (fonte AIEA).

I punti deboli dell’Iran sono le sue difese aeree rudimentali e i suoi aerei da combattimento obsoleti, aree in cui la Russia ha promesso da tempo di intervenire. Tuttavia, la vendita di caccia multiruolo Su-35, annunciata anni fa, non è ancora stata completata, suscitando perplessità tra i funzionari dell’intelligence occidentale circa il reale motivo di tale ritardo. Con l’Ucraina che lancia attacchi frequenti con droni e missili su obiettivi militari e infrastrutturali in Russia e nelle zone occupate dell’Ucraina, Mosca non è in grado di proteggere adeguatamente il proprio territorio con le sue difese aeree. Diverse batterie S-400 e S-300 sono già state distrutte.

Anche se Mosca e Teheran si avvicinano sempre più per la loro inimicizia comune verso gli Stati Uniti, non sostengono pubblicamente gli obiettivi di guerra l’uno dell’altro contro i rispettivi nemici regionali. Mentre l’Iran persegue l’eradicazione di Israele, Mosca mantiene relazioni diplomatiche piene con lo Stato ebraico, inclusa la possibilità di viaggiare senza visto per i cittadini di entrambi i paesi e voli diretti giornalieri che continuano nonostante le compagnie aeree statunitensi abbiano sospeso i loro collegamenti con Tel Aviv. La Russia coltiva anche relazioni con i rivali arabi dell’Iran, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti.

Tra Iran e Russia esiste una radicata reciproca diffidenza. A maggio, dopo l’incidente in elicottero che ha provocato la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi e del ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian, entrambi considerati sostenitori di una stretta collaborazione con Mosca, analisti militari russi hanno ipotizzato che l’incidente potesse essere stato orchestrato da elementi del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, desiderosi di un riavvicinamento con l’Occidente. L’elezione, a luglio, del presidente Masoud Pezeshkian, che ha fatto una campagna elettorale promettendo migliori relazioni con l’Europa e una riduzione delle tensioni con gli Stati Uniti, ha rafforzato tali timori. L’establishment iraniano, infatti,teme che Mosca possa tradire Teheran in cambio di un accordo con gli Stati Uniti sull’Ucraina. Insomma tra Russia e Iran il matrimonio è solo di facciata basato su un rapporto difficile dove regna la reciproca diffidenza, derivante da una conflittualità storica molto radicata tra i due paesi.

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