Fra tre mesi armi e munizioni russe saranno consegnate a Bangui con il placet delle Nazioni Unite, nonostante l’embargo ancora in vigore. A darne notizia e’ il consigliere speciale del presidente della Repubblica Centrafricana, Fide’le Gouandjika, precisando che “abbiamo dovuto aspettare tre anni dalla richiesta presentata dalla presidenza per ricevere nuovi equipaggiamenti necessari alle nostre forze armate (Faca)”. Una decisione che non e’ stata ben accolta da Francia, Stati-Uniti e Regno Unito, che hanno gia’ chiesto maggiori dettagli sul contenuto della consegna da Mosca a Bangui. Il mese scorso la Francia si era opposta al rifornimento militare del Centrafrica, ma ieri si e’ invece astenuta. La richiesta di deroga all’embargo sulle armi e’ stata presentata dalla Russia al Consiglio di sicurezza dell’Onu, che allo scadere del termine della procedura, ieri sera alle ore 20 locali, non ha ricevuto alcun divieto formale dai suoi membri. “La Russia non ha interessi nascosti e non ha mai colonizzato alcun paese. Non lo fara’ di certo con noi. E’ un mercato molto importante che la Francia voleva ottenere e ha lottato per ottenere la stessa deroga all’Onu. Alla fine abbiamo concluso la vendita con la Russia, ad un costo inferiore rispetto a quello della Francia” ha riferito Fide’le Gouandjika, consigliere del presidente centrafricano Faustin Touadera. Le armi e munizioni comprate a Mosca – tra cui 900 pistole Makarov, 5.200 fucili d’assalto Akm e 270 lanciarazzi Rpgs – sono destinate ad equipaggiare 1.300 uomini di due battaglioni delle Forze armate centrafricane, in parte addestrati dall’Unione europea. Tuttavia le Nazioni Unite non hanno ancora formalmente rimosso l’embargo vigente dal 2013, dopo il colpo di stato militare della ribellione Seleka che ha destituito l’allora presidente Francois Bozize’. Il via libera dell’Onu alla vendita di armi e’ stato definito dal governo centrafricano “una buona notizia” che equivale ad una rimozione parziale dell’embargo. Governo e presidenza ribadiscono l’urgenza di “dispiegare forze armate centrafricane ben equipaggiate a sostegno dei caschi blu per ristabilire quanto prima l’autorita’ dello Stato ovunque.