SACE (Gruppo CDP) annuncia i risultati al 30 giugno 2018 approvati dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Beniamino Quintieri.
In un contesto di crescita dell’attività economico globale (+3,9%), che sconta tuttavia l’incertezza determinata dall’escalation protezionistica, nel primo semestre 2018 il Polo SACE SIMEST ha mobilitato risorse per 9,3 miliardi di euro, in aumento del 15% rispetto ai primi sei mesi del 2017. Importo destinato a crescere per effetto delle operazioni deliberate nel semestre – il cui perfezionamento è atteso nei prossimi mesi – che raggiungono i 18,4 miliardi di euro.
“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti nel primo semestre, che chiudiamo con una buona crescita delle risorse mobilitate e quindi del nostro supporto all’export e una performance economico-finanziaria leggermente al di sopra degli obiettivi di piano – ha dichiarato Alessandro Decio, Amministratore Delegato di SACE -. In uno scenario in cui le geografie emergenti continuano a registrare una significativa domanda, confermiamo il nostro impegno a rafforzare il sostegno alle PMI esportatrici secondo una strategia di crescente proattività, di cui sono certo coglieremo a pieno i benefici nella seconda parte dell’anno.”
L’andamento delle attività a sostegno delle attività di export e internazionalizzazione delle imprese italiane è in linea con gli ambiziosi obiettivi di Piano Industriale ed è stato conseguito nel rispetto dei principi di sostenibilità economico-finanziaria e del mantenimento della solidità patrimoniale e del profilo di rischio del portafoglio. Una solidità che trova riscontro anche nel giudizio di Fitch che ha di recente confermato il rating di SACE a BBB+ con outlook stabile.
Nel mese di giugno è stato inaugurato l’ufficio di Shanghai, nuovo punto di riferimento per il mercato cinese che presenta potenzialità enormi per il Made in Italy. Inoltre, è stato dato un forte impulso all’operatività Push Strategy, con l’organizzazione di eventi di business matching per far incontrare potenziali fornitori italiani e big player esteri. Infine, prosegue il progetto di digitalizzazione e semplificazione dell’offerta, con l’obiettivo di raggiungere un numero sempre maggiore di imprese.
L’operatività delle società del Polo nel semestre
Dei 9,3 miliardi di euro di risorse mobilitate nel primo semestre, il 49% è stato generato dalle attività a sostegno di export e internazionalizzazione gestite da SACE, il rimanente 51% dalle società del perimetro.
Relativamente alle risorse mobilitate da SACE (4,6 miliardi di euro), si è registrata una forte accelerazione in geografie emergenti ad alto potenziale per l’export italiano, a conferma del ruolo propulsivo delle attività: in particolare in Asia (Corea del Sud, Indonesia e India in primis), dove le operazioni garantite sono quasi decuplicate da 32 milioni a 311 milioni di euro, e in Africa Subsahariana (328 milioni di euro, +327%), con il Kenya e il Ghana tra i Paesi più dinamici. Significativa anche la crescita delle risorse mobilitate per operazioni nell’Unione Europea (+77%). Tra i settori interessati figurano le infrastrutture e costruzioni, l’energetico (elettrico e oil & gas), l’industria metallurgica e quella meccanica.
SIMEST ha mobilitato risorse per 235 milioni di euro, pari al 3% dei volumi totali, principalmente per finanziamenti agevolati e partecipazioni al capitale. A questi si aggiunge il supporto, con il contributo in conto interessi, a operazioni di export credit del valore di 3,1 miliardi di euro garantite da SACE.
I servizi di factoring di SACE Fct hanno generato 1,9 miliardi di euro di turnover (20% dei volumi totali). A questi si aggiungono 291 milioni di crediti smobilizzati in sinergia con SACE.
Attraverso le attività di assicurazione del credito e cauzioni, SACE BT ha generato operazioni per 2,6 miliardi di euro, pari al 28% del totale e in forte crescita rispetto allo scorso anno (+86%).
Positiva anche la performance di SACE SRV, la società di recupero crediti e informazioni commerciali del Gruppo, che ha fatto registrare un incremento dei crediti recuperati con relativi ricavi per 1,4 milioni di euro (+30%).
Si conferma la solidità economico-finanziaria di SACE
Premi. Le attività a sostegno di export e internazionalizzazione gestite da SACE, relative in prevalenza a operazioni di medio-lungo termine e in geografie dal profilo di rischio medio-alto, hanno generato premi lordi per 259 milioni di euro, in linea con i risultati del primo semestre 2017.
Sinistri. Sono stati liquidati sinistri per 49 milioni di euro, in contrazione del 62%, riferiti prevalentemente a operazioni di export credit.
Recuperi. Nel semestre sono stati recuperati 93,9 milioni di euro di crediti da controparti sovrane (in prevalenza da Argentina, Iraq, Ecuador, Cuba e Aruba) e 29,8 milioni di euro da controparti private (principalmente iraniane, egiziane e russe).
Situazione patrimoniale. Il patrimonio netto di SACE è pari a 4,6 miliardi di euro (+1,7%), mentre le riserve tecniche ammontano a 3,5 miliardi di euro (+7,0%). Il Solvency Capital Ratio sale a 185%, in aumento rispetto al 161% del 30 giugno 2017.
Redditività in linea agli obiettivi di Piano Industriale
L’utile netto ammonta a 121 milioni di euro, in leggero calo rispetto al primo semestre 2017 (147 milioni di euro), con un ROE del 5,2%, superiore a quello previsto dal Piano Industriale.
L’utile netto consolidato, determinato secondo i principi IFRS-IAS, è pari a 95,7 milioni di euro, in calo rispetto ai 228,8 milioni di euro del primo semestre 2017. Tutte le società operative hanno registrato risultati di periodo positivi: SIMEST ha conseguito un utile netto pari a 3,4 milioni di euro, SACE Fct pari a 0,5 milioni di euro, SACE BT per 0,5 milioni di euro e SACE SRV pari a 0,7 milioni di euro.