Secondo quanto riferito dall’Agenzia di stampa libanese NNA, un cittadino saudita è stato rapito nella zona di Kesrouan, a nord della capitale libanese Beirut.
Ali al-Bishrawi, 32 anni sarebbe stato prelevato la notte scorsa dalla sua abitazione che si trova nel distretto di Kesrouan, nell’area di Adma. La moglie, una cittadina siriana, ha confermato di aver ricevuto una richiesta di riscatto.
Anche l’ambasciata saudita, in Libano, ha confermato il rapimento di uno dei suoi cittadini ed ha annunciato che sta lavorando con le forze di sicurezza al più alto livello al fine di ottenerne il rilascio dell’uomo.
il ministro dell’Interno libanese, Nouhad Mashnoq, ha dichiarato: “Stiamo indagando sul sequestro di un cittadino saudita e non lasceremo che nessuno sfrutti la crisi politica in corso nel paese. La sicurezza ed incolumità dei cittadini sauditi, e di tutti gli arabi e di tutti gli stranieri, è una priorità per le autorità libanesi ed interferire con la sicurezza e la stabilità è una linea rossa”.
Sale intanto la tensione tra Arabia Saudita e Libano: dopo i contrasti con Qatar, Iran e Yemen, Riad ha invitato i suoi cittadini a lasciare il Paese dei Cedri a causa delle polemiche seguite alla misteriosa scomparsa di Saad Hariri. Da gironi infatti non si hanno più notizie di Hariri, che, secondo indiscrezioni, sarebbe trattenuto a Riad contro la sua volontà.
Il leader di Hezbollah in Libano, Hassan Nasrallah, aveva dichiarato di ritenere che le dimissioni di Hariri, annunciate a sorpresa sabato scorso, fossero state estorte con pressioni dall’Arabia Saudita che lo teneva in ostaggio.
Diversi media libanesi, infatti, hanno riferito le preoccupazioni degli ambienti politici e finanziari di Beirut sulla sorte del dimissionario Hariri: secondo alcune fonti è “trattenuto” nella capitale saudita, secondo altre addirittura “prigioniero”, “ostaggio”. Fonti ben informate a Riad escludono che sia “sotto arresto” ma confermano che Hariri è temporaneamente costretto a rimanere nella capitale saudita.