Dal quadro tracciato nell’ultima relazione annuale del Ministero della Salute al Parlamento sulla celiachia, relativa all’anno 2016, è emerso che in Italia, il numero dei celiaci è aumentato. Il numero totale delle nuove diagnosi è stato, infatti, di 15.569, 5.000 in più rispetto all’anno precedente.
Lombardia (con +5.499 diagnosi), Lazio (con +1.548 diagnosi) ed Emilia Romagna (con +1.217) sono le regioni in cui si sono registrate maggiori nuove diagnosi.
La celiachia è condizione infiammatoria cronica dell’intestino tenue, in cui il soggetto che risulta affetto deve escludere rigorosamente il glutine dalla dieta. Questa patologia si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti e colpisce circa l’1% della popolazione.
La relazione mette in evidenza il fatto che, confrontando i dati nel triennio 2014-2016, ad un anno dall’entrata in vigore del nuovo protocollo diagnostico, “emerge un incremento delle diagnosi più spinto, forse favorito dalla maggiore sensibilizzazione dei cittadini ma anche dai nuovi indirizzi scientifici”. Diverse, secondo il documento, saranno le sfide per il 2018 a partire dal “dare piena applicazione al Protocollo diagnostico individuando sul territorio i presidi del Servizio sanitario nazionale per la diagnosi della celiachia ai fini delle esenzioni, dando così le stesse opportunità diagnostiche ai cittadini”.