Fra pochi giorni il “semestre bianco” del Presidente della Repubblica e il leader della Lega, Matteo Salvini lancia il suo “out out” al premier Draghi: “Ho scritto a Draghi e gli ho detto che entro agosto il problema degli sbarchi va risolto. Se il ministro (Lamorgese ndr) non e’ in grado di risolverlo ne prenda atto e ne tragga le conseguenze. Faccia qualcosa, blocchi questi arrivi. Sostenere il governo che accetti questi numeri di sbarchi sarebbe un problema per noi della Lega”.
Difatti nel 2021, fino al 31 luglio, sono sbarcati 28515 migranti a fronte dei 16623 del 2020 e 3664 del 2019. Un’impennata degli arrivi che non può più essere tollerata dai leghisti specialmente oggi perché parte del governo nazionale.
Una virata netta da parte di Matteo Salvini che, pur esaltando il ruolo della Lega nel governo, ora lancia le sue bordate su una situazione non più sostenibile e che mina dal più profondo i principi del partito di via Bellerio. Ma a rendere la situazione dell’esecutivo sempre più ballerina anche l’ambiguità dei Cinque Stelle con i loro continui distinguo sulle riforme mentre prende sempre più piede la questione Mps, tant’è che Salvini ha detto: “domani parlero’ con Giorgetti: la situazione e’ molto grave si rischia grosso, che salti tutto. Ci sono in gioco migliaia di posti di lavoro”.
Lo spettro del Papeete incombe di nuovo sul governo? Vedremo.