Il ministro dell’Interno polacco, Joachim Brudzinski ha incontrato il suo omologo italiano Matteo Salvini per discutere tematiche di sicurezza comune. I colloqui si sono incentrati sull’efficacia della cooperazione in atto tra Italia e Polonia per quanto riguarda la sicurezza nazionale e la lotta alla criminalità organizzata. “I servizi di pattugliamento congiunto contribuiranno sensibilmente alla garanzia della sicurezza dei nostri cittadini”, ha detto il ministro polacco durante la conferenza stampa. Ha poi aggiunto: “L’incontro di oggi con il ministro Salvini ci ha dato la possibilità di discutere una serie di tematiche cruciali nel quadro delle aree di pertinenza dei nostri dicasteri. Voglio ringraziare il vicepremier Salvini per la disponibilità dimostrata oggi, soprattutto per quanto riguarda l’unificazione delle norme relative alla partecipazione dell’esercito e delle forze di polizia polacche a cerimonie commemorative aventi ad oggetto avvenimenti che interessano i nostri due paesi”. L’incontro è stato un’occasione per parlare, quindi, delle celebrazioni del centenario delle relazioni diplomatiche tra Roma e Varsavia.
Il vicepremier Matteo Salvini ha condiviso la linea italiana in materia di sicurezza con la Polonia e non ha resistito nel porre qualche accenno alla vicenda dei 49 migranti della Sea Watch e Sea Eye, in seguito all’annuncio rilasciato dal primo ministro maltese, Joseph Muscat su un accordo raggiunto con l’Ue, dove è stato stabilito che i migranti saranno poi redistribuiti tra otto paesi, Italia compresa:
“Ogni segnale di cedimento ai ricatti degli scafisti e delle organizzazioni non governative riapre un flusso irregolare che eravamo riusciti a chiudere. “Avrei permesso alla guardia costiera libica d’intervenire come si era proposta di fare, senza l’intromissione di associazioni private. Non ho autorizzato alcun ingresso e ci si dovrebbe consultare prima di prendere decisioni come questa. Il nostro obiettivo è quello di fare sì che nessuno sia più costretto a partire dal proprio paese in queste condizioni”.
Ha rincarato la dose Giorgia Meloni che su Facebook ha scritto: “Molte chiacchiere, ma alla fine sbarcano tutti in Europa e l’Italia si prende la sua parte di immigrati della Sea Watch. Basta prese in giro, l’unica soluzione seria è il blocco navale al largo delle coste libiche. Salvini dia retta a Fratelli d’Italia e non al Movimento cinque stelle di Fico e Di Maio. E se non è possibile fare le cose che gli italiani chiedono, allora forse è ora di dire basta all’alleanza grillo-leghista e tornare a fare squadra con noi, per lavorare a un governo autenticamente sovranista e anti-immigrazionista”.