Salvini ha inviato una lettera urgente alle autorità maltesi chiedendo che la nave Aquarius con 629 migranti a bordo sbarchi a la Valletta, in quanto porto più vicino, ma le autorità maltesi ribadiscono che non è di loro competenza. “Il salvataggio è avvenuto nell’area di ricerca e salvataggio libica ed è stato coordinato dal centro di coordinamento a Roma. Malta non è né l’autorità di coordinamento, né ha competenza su questo caso”, ha dichiarato un portavoce del governo maltese, secondo quanto scrive Malta Today. Oggi il premier Joseph Muscat, auspicando buoni rapporti con Roma, aveva ribadito che Malta osserva e continuerà ad osservare le regole internazionali: “Lo abbiamo fatto questa settimana e continueremo a farlo – ha spiegato – E lo abbiamo provato con fatto documentati. E’ importante che tutti si attengano alle regole, questo vale per noi, per gli altri governi e per le altre organizzazioni”. A bordo della nave Aquarius, che non ha attualmente un porto di approdo, ci sono 629 persone, tra loro 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte”, secondo il report di Medici senza frontiere, la cui nave Aquarius – spiega la ong – è stata impegnata in sei diverse operazioni di salvataggio di altrettante imbarcazioni cariche di migranti al largo della Libia, in acque Sars. In particolare, il soccorso di due gommoni è stato critico: “Uno dei due si è distrutto nel buio, lasciando oltre 40 persone in acqua”. Da queste due imbarcazioni sono state soccorse 229 persone, poi la Aquarius ha accolto a bordo anche 400 persone, soccorse precedentemente dalla Marina militare italiana, dalla Guardia costiera italiana e da navi mercantili. Diverse le nazionalità dei migranti soccorsi: molti da Sudan e sud Sudan, Africa subsahariana, ma anche da Nigeria, Eritrea, Congo, Camerun, Chad, Pakistan.