Macron lo definito un incontro storico, quello avvenuto oggi a Parigi tra le parti che si dividono il territorio nella martoriata Libia.
Con una stretta di mano, un sorridente Emmanuel Macron ha ricevuto l’impegno dei 4 leader libici riuniti all’Eliseo di lavorare insieme per le elezioni politiche e presidenziali il 10 dicembre, prossimo. “Noi ci impegniamo, questo l’inizio dell’accordo sottoscritto e letto a voce alta nel salone dell’Eliseo, a lavorare in modo costruttivo con l’Onu per organizzare elezioni credibili e pacifiche e rispettare poi risultati delle elezioni”. Hanno firmato il premier al Sarraj, il maresciallo Haftar, il presidente della Camera dei rappresentanti Aguila Salah, e quello del Consiglio di stato, Khaled al-Meshri.
Macron ha poi menzionato l’Italia: “Voglio salutare l’impegno esemplare” dell’Italia sulla Libia congratulandosi per il “lavoro” svolto insieme al governo di Roma, il leader francese ha anche ricordato “l’importante crisi migratoria” che sconta il nostro Paese.
L’impegno vede come garanti i cinque paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu (Stati Uniti, Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia), l’Italia, e poi i paesi Egitto, Tunisia, Ciad e gli attori regionali Emirati, Qatar, Kuwait, Turchia, Algeria e Marocco.