Scala, Mazzi: “Risultati ottenuti grazie anche all’impegno dello Stato”

Non mi piacciono i luoghi comuni, soprattutto se diffusi a mezzo stampa, e per questo rammento al Sovrintendente uscente di Milano, Dominique Meyer, che, ogni anno, il Ministero della Cultura versa alla Scala, più di 36 milioni di euro (47 milioni nel 2023, con la ripatrimonializzazione), pari a oltre 3 milioni al mese, a cui vanno aggiunti  altri 9 milioni di euro provenienti dalle autonomie territoriali, Regione Lombardia e Comune di Milano. Di conseguenza, il contributo complessivo dello Stato, e quindi di tutti gli italiani, ammonta ad oltre 45 milioni di euro l’anno. Che non è poco. In riferimento ai ricavi, invece, nel 2023 sono stati un po’ meno di 9 milioni di euro ma nel 2022, anno post pandemia, rimasero sotto ai 700mila euro. Riporto questo dato proprio per sottolineare quanto sia stato determinante il lavoro congiunto tra le istituzioni pubbliche e il Ministero della Cultura che si è molto speso. Sul fronte dei contributi privati, infine, nel 2023 hanno raggiunto i 29 milioni di euro, somma molto importante e benedetta, naturalmente inferiore rispetto ai contributi dello Stato. Attendiamo i dati relativi al 2024 a consuntivo. In conclusione, se negli anni del suo mandato il Sovrintendente Meyer, così come tutti i suoi colleghi delle altre Fondazioni, ha potuto realizzare delle belle stagioni d’Opera, lo deve al suo lavoro ma anche allo Stato italiano che attraverso il Ministero della Cultura gli ha consentito la disponibilità di tali risorse”.

Lo dichiara il Sottosegretario di Stato alla Cultura, Gianmarco Mazzi in merito alle dichiarazioni che il Sovrintendente della Scala, Meyer, ha rilasciato in un’intervista apparsa oggi sul quotidiano La Repubblica.

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Scala, Mazzi: “Risultati ottenuti grazie anche all’impegno dello Stato”