Negli ultimi tempi per il personale dei treni, lavorare è diventato un vero e proprio incubo. A Mortara, in provincia di Pavia, una capotreno di 44 anni è stata aggredita da un uomo descritto come nordafricano. Il fatto è accaduto sulla linea ferroviaria Milano-Mortara, quando la donna, nel tentativo di far rispettare il divieto di fumo a bordo, è stata schiaffeggiata e spintonata dal passeggero, che ha poi fatto perdere le sue tracce confondendosi tra gli altri viaggiatori.
Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha espresso la sua solidarietà alla capotreno aggredita, dichiarando: «Solidarietà e vicinanza alla donna vittima di una violenza grave e inammissibile. Ci troviamo di fronte a un’escalation di casi che non possono e non devono diventare la normalità». Fontana ha invocato un inasprimento delle pene e un’applicazione più rigorosa delle leggi per chi non rispetta le regole. Dello stesso avviso è l’assessore ai Trasporti Franco Lucente, che ha evidenziato come, nonostante gli sforzi per intensificare i controlli, episodi simili continuano a verificarsi. «Stiamo considerando l’idea di inviare l’esercito sui treni, ma ci è stato detto che le risorse umane sono limitate», ha dichiarato Lucente.
Un’Escalation di Violenza sui Mezzi Pubblici
Quello di Mortara è solo l’ultimo di una serie di episodi violenti che vedono protagonisti passeggeri stranieri. Appena pochi giorni fa, a Genova, un capotreno è stato accoltellato da un ragazzo egiziano irregolare, già noto per episodi simili. Nonostante fosse destinatario di un provvedimento di allontanamento, l’uomo aveva ottenuto la sospensione del provvedimento richiedendo la protezione internazionale. Sempre a Genova, un altro episodio ha visto un controllore del trasporto pubblico locale aggredito da un passeggero sprovvisto di biglietto.
A Parma, il 10 settembre, un altro controllore, scrive Libero, è stato attaccato con uno spray urticante da un giovane accompagnato da un dobermann, mentre a Firenze, nello stesso giorno, un dipendente è stato preso a pugni per una multa contestata. Un episodio simile è avvenuto a Torino il 21 ottobre, dove un controllore è stato colpito al volto riportando la frattura del setto nasale dopo aver chiesto il biglietto a un passeggero. L’aggressore è stato poi fermato dai carabinieri poiché la fermata dell’autobus si trovava proprio di fronte alla loro stazione.
Un Problema che Coinvolge Tutta l’Italia
Non solo il Nord Italia è colpito da questa ondata di violenza. A Palermo, il 12 agosto, un gruppo di giovani ha aggredito un controllore nonostante fossero in possesso di regolare biglietto. Episodi di violenza si registrano sia sui treni che sugli autobus, con i controllori che diventano il bersaglio principale quando cercano di far rispettare le regole sui titoli di viaggio.
Proposte per Aumentare la Sicurezza
Il fenomeno preoccupa le autorità locali e regionali. Franco Lucente ha annunciato che, durante il prossimo tavolo di lavoro con il prefetto di Milano, le aggressioni sui mezzi pubblici saranno al centro dell’attenzione. Recentemente, è stata inaugurata una stazione della Polizia Ferroviaria (Polfer) a Milano Cadorna, proprio per offrire una maggiore sicurezza ai passeggeri.
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