(di Francesco Matera) Ieri sera Musumeci ha presentato una diffida alle prefetture siciliane per sollecitare l’esecuzione dell’ordinanza che scadeva alla mezzanotte di lunedì. In assenza di ricorso entro 48 ore i prefetti sono imputabili per omissione.
Musumeci: “E’ triste e disarmante che due articolazioni dello Stato debbano ricorrere alla magistratura per riaffermare il sacrosanto diritto alla salute”.
Il governo, tramite l’Avvocatura Generale dello Stato ha già preparato il ricorso da presentare al Tar contro l’ordinanza del governatore siciliano che intima la chiusura degli hotspot dell’isola per motivi di carattere igienico-sanitario. Musumeci lamenta il sovrannumero di migranti presso le strutture di accoglienza e le condizioni in cui sono costretti a vivere, ammassati senza alcuna misura di protezione per il CoVid-19. Il governo, sostiene Musumeci, ha dimenticato i migranti lasciandoli al loro destino e al contagio del virus.
Purtroppo tocca constatare che il ricorso alla giustizia segna il fallimento della politica. A gettare altra benzina sul fuoco il capogruppo di Italia Viva al Senato, Davide Faraone, che ha denunciato alla procura di Agrigento il governatore Musumeci e il leader della Lega Salvini per procurato allarme, abuso d’ufficio e diffamazione. Salvini ha commentato: “Già il 3 ottobre vado a processo per sequestro di persona. Ora grazie a Renzi e grazie al Pd raccolgo altre tre denunce, per me sono tre medaglie”.
Altri ministri dell’esecutivo sono scesi in soccorso del ministro dell’Interno Lamorgese. Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali interviene a gamba tesa rammentando a Musumeci che “mescolare la sicurezza sanitaria con il tema. migranti è un errore. Questo modo di concepire la sicurezza sanitaria è anti-italiano. La competenza esclusiva è del ministero dell’Interno. Il presidente Musumeci sa che basta chiedere al ministero dell’Interno e arriva una risposta in tempo reale”.
La replica di Musumeci: “Dal Viminale giunge solo silenzio assordante”.
Nel frattempo sono stati trasferiti ad altra sede i 62 migranti positivi alloggiati nell’hotspot di Pozzallo. Musumeci su Facebook: “Alzare la voce a tutela della salute pubblica produce effetti”.
Il Viminale fa sapere, invece, che si tratta di un’iniziativa già messa in programma dalla prefettura di Ragusa. Ad avvalorare l’operazione il sindaco dem di Pozzallo, Roberto Ammatuna: “E’ il frutto di una collaborazione quotidiana, continua e riservata, con il ministero dell’Interno e la Prefettura, che testimonia come soltanto la sinergia istituzionale può portare a risultati celeri”.
A seguito dell’ordinanza, la Regione ha comunque predisposto la visita ispettiva di una task force per verificare le condizioni di sicurezza negli hotspot dei migranti in Sicilia. Si è iniziato da Pozzallo per poi andare a Ragusa e Lampedusa.
Il governo starebbe pensando di trasferire i migranti su due navi da crociera già dirette in Sicilia, spostando così il problema sanitario dalla terra ferma a due navi lazzaretto.
Quando due istituzioni delle Stato si rivolgono alla magistratura per risolvere problemi comuni vuol dire che la politica ha fallito….non serve più.