(di Francesco Matera) Così il governatore della Sicilia Nello Musumeci: “la presenza di centinaia di migranti nelle strutture dello Stato giacenti in Sicilia non è compatibile. Quindi debbo chiudere le strutture che costituiscono pregiudizio per la salute dei migranti e, con le ricadute sul territorio, per la salute dei siciliani. Solo a luglio sono arrivati 7.067 migranti e fino a metà agosto ne erano arrivati altri 3.000, contro 11.268 di luglio 2019 e i 1.000 del mese di agosto di un anno fa. Lampedusa è abbandonata a se stessa”.
Musumeci ha emesso, quindi, un’ordinanza con cui prevede lo sgombero di tutti gli hotspot siciliani al collasso.
Il presidente Musumeci lamenta il fatto che i siciliani sono costretti ad indossare le mascherine e mantenere le distanze, mentre negli hotspot gli immigrati sono costretti a vivere ammassati senza osservare alcuna precauzione, creando così nuovi pericolosi focolai. Il problema non sono i migranti ma le precarie condizioni sanitarie in cui sono costretti a vivere. Gli hotspot sono al collasso, accolgono oltre dieci volte la loro capacità di accoglienza. Le condizioni sono davvero proibitive sia per gli ospiti sia per chi ci lavora.
Una bella grana per il governo che in queste ore sta affrontando la recrudescenza del coronavirus ma anche il problema dell’apertura delle scuole.
Immediata la reazione del ministero dell’Interno che ritiene l’ordinanza di Musumeci di nessun valore poiché il problema riguarda la sicurezza e i migranti, di competenza del dicastero. Musumeci ha quindi chiamato il governo alle proprie responsabilità: “Se è vostra la competenza, siete fuori legge perché lì non c’è alcuna garanzia di sicurezza. E mio dovere tutelare la salute e vado avanti. Nessuno può pensare di fare campagna elettorale, azioni di bassa cucina”.
Al riguardo Musumeci ha precisato: “La competenza sanitaria in tempo di epidemia è del presidente della Regione. Io mi sono mosso solo in funzione di questa mia competenza, vedremo cosa deciderà la magistratura qualora la mia ordinanza dovesse essere impugnata”.
La strada per “annullare” l’ordinanza sarà, quindi, il ricorso al Tar, con richiesta di sospensiva, o alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione.
Il governatore Musumeci, come già fatto in altre occasioni, si appellerà probabilmente anche all’articolo 31 dello statuto speciale della Regione Siciliana che recita: “Al mantenimento dell’ordine pubblico provvede il Presidente della Regione a mezzo della polizia dello Stato, la quale nella Regione dipende disciplinarmente, per l’impiego e l’utilizzazione, dal Governo regionale. Il Presidente della Regione può chiedere l’impiego delle forze armate dello Stato.Tuttavia il Governo dello Stato potrà assumere la direzione dei servizi di pubblica sicurezza, a richiesta del Governo regionale, congiuntamente al Presidente dell’Assemblea e, in casi eccezionali, di propria iniziativa, quando siano compromessi l’interesse generale dello Stato e la sua sicurezza”.
Il Corriere della Sera rivela parte del testo di una lettera inedita spedita dal premier Conte a Musumeci il 30 luglio scorso su una problematica analoga a cui si era fatto riferimento all’art. 31 del regolamento siciliano. “L’allineamento, pur parziale, come a Te ben noto, dello Statuto della Regione Siciliana con la Costituzione, fu effettuato con legge Costituzionale, la del 26 febbraio del ’48”. Il premier avvocato rammenta così a Musumeci l’incostituzionalità della sua linea.
La proposta interlocutoria potrebbe essere è quella di inviare altre navi per accogliere i migranti in sovrannumero sull’isola. Certo è che così non si risolve il problema di carattere sanitario perché si sposterebbe il problema, lamentato da Musumeci, dalla terra ferma ad una nave lazzaretto. Occorrerà poi trovare il porto dove farla attraccare….in Sicilia sicuramente no e dove allora?
Proposta anche una tendopoli nell’ex area militare di Vizzini. Bocciata da Musumeci: “creiamo campi di concentramento, che chiamano tendopoli, in un deposito militare a Vizzini, abbandonato da anni”.
A quanto pare l’unica soluzione è quella di rivolgersi alla giustizia amministrativa anche se poi il problema di carattere igienico-sanitario sollevato da Musumeci rimane.
Le reazioni. Matteo Salvini: “A Lampedusa gli immigrati positivi al Covid passeggiano tra i turisti“. Il ministro per il mezzogiorno, Giuseppe Provenzano sull’affermazione di Salvini: “Non è una menzogna, è procurato allarme”. “Musumeci difende l’Italia il governo la tradisce“, accusa Maurizio Gasparri (Fi). E Giorgia Meloni aggiunge: “Blocco navale subito“.