Il segretario generale del Consiglio d’Europa intende revocare alla Russia le restrizioni in Assemblea parlamentare

Secondo reso noto dall’agenzia Nova, la Russia dovrebbe tornare alle attività dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Pace) prima del vertice dell’organizzazione nel 2018. È il parere espresso dal segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjorn Jagland, secondo quanto scrive il quotidiano ucraino “Evropejskaja Pravda”.

Secondo Jagland, il ritorno della Russia dovrebbe avvenire cambiando le regole dell’Assemblea Pace a un livello tale da “riportare tutti i paesi membri dell’organizzazione a bord”. “L’armonizzazione delle regole dell’organizzazione è parte del nostro lavoro. Raggiungere questo obiettivo sarebbe il modo migliore per celebrare i 70 anni dalla fondazione dell’organizzazione”, ha affermato Jagland, secondo il quale detto processo comprende la rimozione delle sanzioni da parte della delegazione della Federazione Russa, ed il conseguente il ripristino della protezione degli organi del Consiglio d’Europa nel territorio di “tutti e 47 i paesi membri”.

“L’Europa non dovrebbe essere divisa di nuovo. Una nuova divisione danneggerà tutti”, ha dichiarato il segretario generale. In precedenza, il neoeletto presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Michele Nicoletti, ha dichiarato che avrebbe insistito per proseguire il dialogo con la Duma di stato della Federazione Russa ed ha espresso rammarico per il fatto che la Russia abbia rifiutato di partecipare ai lavori della Pace nel gennaio 2018. “È un peccato che il parlamento russo non abbia presentato una delegazione per la sessione del 2018. Tuttavia, il dialogo con il parlamento russo continuerà”, ha osservato Nicoletti.

Il segretario generale del Consiglio d’Europa intende revocare alla Russia le restrizioni in Assemblea parlamentare

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