Serie A. Il terzetto di testa composto da Juventus, Napoli ed Inter procede a gonfie vele. Dietro solo la Lazio
Era iniziato sabato pomeriggio il confronto a distanza fra le tre regine della nostra serie A e l’Inter pur impiegando oltre 80 minuti per avere ragione di un Crotone “tosto” alla fine riesce a piegare i calabresi grazie ad un 2-0 ormai quasi insperato. Segnano Skriniar e Perisic rispettivamente ai minuti 82 e 92, ma i nerazzurri devono ringraziare prima dei due risolutori di un match forse sottovalutato, sopratutto il loro portiere Handanovic per le parate effettuate sullo 0-0. È concreta questa Inter di Spalletti e si prende la vetta, condividendola con i due rulli compressori del campionato Juventus e Napoli. La Juventus che a Reggio Emilia passeggia sul Sassuolo è sopratutto Dybala che grazie ad una deliziosa tripletta festeggia la sua 100ª presenza in maglia bianconera (che in realtà nell’occasione è gialloazzurra) portandosi a casa per la seconda volta quest’anno il pallone del match. I gol siglati dal fuoriclasse argentino al 16°, 49° e 63°, portano il suo bottino personale del campionato a 8, dall’alto dei quali guida la classifica marcatori e grazie ai quali la Juventus guadagna altri tre punti, gli ennesimi, e rimane in vetta alla classifica a punteggio pieno con 12 punti dopo aver sconfitto anche il Sassuolo che aveva accorciato le distanze al 51º con Politano. Al San Paolo di Napoli si chiude con un tennistico 6-0 a favore della squadra di Sarri su un Benevento, apparso ieri inadeguato alla categoria. Troppa differenza tra le due squadre, vicine per territorio ma distanti anni luce per qualità. Nel pallottoliere del giorno da registrare i gol di Allan al 3º minuto, Insigne al 15º, Callejon al 32º oltre alla tripletta del sempre più sorprendente Martens che “geloso” di Dybala si porta anche lui il pallone a casa per effetto delle reti siglate ai minuti 27, 65 e 90.
Dietro al formidabile terzetto avanza a grandi passi la Lazio di Simone Inzaghi che sbanca anche Marassi vincendo contro il Genoa per 3-2. In casa Genoa da segnalare la grandissima prova del giovanissimo rossoblu, classe 2001, Pellegri, autore di una fantastica doppietta ai minuti 57 e 73, che tiene in corsa la sua squadra fino all’82º, quando l’altro protagonista della serata, Ciro Immobile, anche lui autore di una doppietta, in questo caso decisiva, fissa il risultato finale sul 2-3. Per i biancocelesti aveva aperto le marcature il difensore Bastos al 13º, mentre Immobile prima del gol vittoria, aveva segnato anche al 70°. Il match potrebbe essere sintetizzato come il confronto tra l’attaccante italiano più in forma del momento, che nella classifica marcatori con 6 gol è il primo inseguitore di Dybala, e l’attaccante italiano di maggior prospettiva.
Il Milan di Montella conferma di avere l’imbarazzo della scelta sopratutto nella scelta degli attaccanti da schierare. Questa volta tocca a Kalinic, che al suo debutto al Meazza, decide la gara contro una sorprendente Udinese, grazie alla doppietta del croato (22º e 31º del primo tempo) che in realtà di gol ne segnerebbe anche un terzo, non si sa come, annullato dalla VAR. Finisce quindi 2-1 con il gol di una buona Udinese messo a segno da Lasagna al 28º minuto.
Partita spettacolare a Torino, tra i padroni di casa e la sorprendente Sampdoria. Vanno subito in vantaggio al 1º minuto grazie al primo pallone toccato in maglia blucerchiata da Zapata. La reazione del Torino non si fa attendere ed in due minuti, precisamente dal 13º al 15º i granata grazie alle reti di Baselli e del solito Belotti, ribaltano il risultato. Ci pensa l’ex Quagliarella, autore dell’ennesima prova di alto livello, a pareggiare definitivamente i conti al 34º. La Roma di Di Francesco, nell’anticipo serale di sabato, giocato sotto una pioggia a tratti incessante strapazza un Hellas Verona che al momento ci appare come forse la più seria candidata al ritorno nella serie cadetta. Apre le marcature il belga Radja Nainggolan al 22º e completa l’opera il bomber Dzeko che ai minuti 33 e 61 mette a segno una doppietta. La Fiorentina, dopo un avvio di campionato disastroso fatto di due sconfitte su altrettante gare, mette a segno la sua seconda vittoria consecutiva aggiudicandosi il “derby dell’Appennino” contro il Bologna. Aveva aperto le marcature al 31º, il giovane Chiesa con un gol che non può non farci ricordare il padre del giovane talento viola. Pareggia per il Bologna Palacio al 52º, mentre il preziosissimo gol vittoria toscana, porta il nome di Pezzella al 69º.
La Spal, che delle tre neo-promosse sembra essere quella che si era calata meglio nella nuova realtà della serie A, dopo essere andata a prendersi con merito un punto allo stadio Olimpico contro la Lazio (peraltro finora è stata l’unica squadra a non lasciare l’intero bottino ai biancocelesti), aveva battuto al fotofinish l’Udinese ed aver fatto comunque una buona figura al Meazza contro l’Inter, si arrende al terribile Cagliari che partito con un calendario proibitivo che lo vedeva ospite prima della Juventus e poi del Milan, conquista la seconda vittoria della stagione a Ferrara, dove si impone per 2-0 grazie ai gol messi a segno da Barella al 17º e dal solito Joao Pedro che al 68º firma un gran gol dalla distanza. Infine a Verona, tra Chievo ed Atalanta finisce 1-1,una gara dominata dalla VAR che annulla prima un rigore già concesso e poi un gol ai bergamaschi. Va in vantaggio il Chievo con Bastien al 53º e l’Atalanta deve “penare” fino al minuto 85, per ottenere un punto meritato grazie al rigore realizzato dal solito Papu Gomez, subentrato nella ripresa a Petagna.
GB