La Lazio grazie ad una prova di maturità, organizzazione e sostanza, espugna l’Allianz Stadium, inviolato da ben 41 turni e raggiungendo la Juventus al secondo posto a quota 19, lancia indirettamente la volata del Napoli che passa all’Olimpico contro la Roma al termine di una gara comunque in bilico fino al termine. La Juventus fa quello che il suo allenatore scongiurava da tempo nel corso delle interviste rilasciate alla stampa, perde la testa e di conseguenza non è capace di reagire contro una Lazio che passato in svantaggio ha saputo invece organizzarsi e ribaltare un risultato sicuramente non facile. Erano passati in vantaggio i bianconeri grazie alla prima rete in Italia di Douglas Costa che aveva consentito alla Juventus di andare al riposo sul risultato di 1-0, ma nella ripresa i padroni di casa, complice anche una grande reazione dei capitolini, sembrano restare mentalmente negli spogliatoi ed in appena 9 minuti i biancocelesti ribaltano il risultato grazie alla doppietta di Immobile. Nel finale di gara, la Juventus dopo un clamoroso palo interno di Dybala, entrato da pochi minuti e dopo aver rischiato il gol del ko fallito in modo incredibile da Caiceido, fallisce la più ghiotta delle occasioni quando al 96º lo stesso Dybala si fa parare da Strakosha un calcio di rigore concesso grazie all’ausilio del VAR a tempo praticamente scaduto.
Ma veniamo al match. Massimiliano Allegri lascia in panchina dall’inizio Dybala e si schiera con un 4-3-3 in cui affida i compiti di regia a Bentancur.
Simone Inzaghi di contro si affida ad un ordinato ed a tratti elegante 3-5-1-1 puntando forte su Milinkovic Savic a supporto del sempre più sorprendente Luis Alberto che Agisce dietro a Immobile.
Passa in vantaggio come detto la Juventus grazie ad una rete di Douglas Costa, analizzata a lungo dal VAR per sospetta posizione di fuorigioco e convalidata dopo qualche minuto. La Juventus legittima il vantaggio e sfiora il raddoppio prima con Khedira che impegna molto seriamente il portiere laziale che dopo qualche minuto rischia di finire su ”paperissima” per uno sciagurato rinvio sul corpo di Higuain che si dispera per non essere riuscito a trovare il gol. La Lazio reagisce e Chiellini deve risolvere un paio di situazioni pericolose nella sua area. Si rientra negli spogliatoi ma il campanello d’allarme che era suonato conferma che il secondo tempo sarà tutta un’altra musica.
Parte forte infatti la Lazio con la sua punta di diamante Immobile che su assist perfetto di Luis Alberto pareggia. Pochi minuti dopo sempre il centravanti della
Nazionale italiana viene steso in area da Buffon che si becca il cartellino giallo e trasforma il rigore dell’1-2.
Nel frattempo c’era da registrare il gol divorato da Higuain.
Allegri tenta il tutto per tutto ed inserisce un buon Bernardeschi al posto di Douglas Costa e Dybala per Khedira. La situazione però non cambia, anzi la Juventus alla disperata ricerca del gol del pareggio lascia autentiche praterie in difesa in cui si incuneano a turno Immobile, Luis Alberto e Milinkovic Savic. La Juventus cerca con la forza della disperazione ma senza una vera organizzaIone a rialzarsi. Dybala colpisce il palo interno e i bianconeri, dopo un regalo di Caiceido che solo davanti a Buffon spreca malamente la palla dell’ 1-3, ricevono un ulteriore regalo da parte di Patrick che all’ultimo minuto di recupero nella sua area compie un intervento da full contact su palla e gambe di un avversario e costringe l’arbitro ad interpellare la VAR. Rigore su cui si potrebbe parlare visto che da diverse angolazioni non sembra così evidente. Ci pensano Dybala e Strakosha a dirimere il dubbio. Finisce 1-2 e la Lazio, con merito, agguanta in seconda posizione i bianconeri e l’Inter attesa in serata dal derby milanese.
GB
Foto: tuttosport