Seth Rune ci racconta i suoi Manga

   

di Emanuela Ricci

In una torrida estate, durante lo Spazio Comics che si è tenuto a Colleferro (8-9 giugno), abbiamo visitato i vari stand notando inusitato interesse a quelli che esponevano e presentavano fumetti con la tecnica manga. Manga è un termine per indicare i fumetti giapponesi e comprendono una serie praticamente infinita di generi e stili. In Giappone, il manga era storicamente suddiviso in categorie in base a genere ed età del pubblico: gli shonen (per ragazzi) e gli shojo (per ragazze). Le differenze tra queste categorie sono diventate sempre meno definite negli ultimi anni e all’estero sono praticamente inesistenti.

Una caratteristica distintiva dei manga sono i personaggi che presentano proporzioni particolari. Rispetto alla vita reale, gli occhi sono spesso molto più grandi e le bocche più piccole; allo stesso modo, le dimensioni di mento, naso e fronte si discostano notevolmente da quelle di un corpo umano reale. I capelli nei manga tendono a sfidare la gravità e le espressioni facciali sono molto diverse da quelle rappresentate nell’arte realistica. Questa stilizzazione non implica, tuttavia, che il disegno manga sia semplice ed efficacie nella sua rappresentazione grafica.

Ritornando all’evento di Colleferro abbiamo incontrato Seth Rune un artista che con tanto di matita, marker e china disegnava in real time i personaggi più noti dei fumetti manga (Gojo, Maki, Rengoku, Eren etc.) L’aspetto che ci ha colpiti è la fila che si è creata allo stand, una fila composta da ragazzi ma anche da adulti. Tutti chiedevano, con smartphone alla mano, la riproduzione del proprio personaggio preferito.

Abbiamo chiesto a Seth Rune (Simone Ruggeri) come è nata la passione per i Manga e soprattutto come abbia perfezionato il suo stile: “La Scuola Internazionale di Comics a Roma è stato il luogo dove ho perfezionato e imparato da una grande maestra proveniente direttamente dal Giappone. Poi la passione e l’amore per i fumetti ha fatto il resto. Oggi con i miei lavori intendo raccontare nuove storie e personaggi ambientati in Italia. Poi insegno ai ragazzi come approcciare questa realtà artistica che è diventata un vero e proprio stile di riferimento molto apprezzato da tutte le età a livello mondiale, tanto da riservarsi un posto anche nel settore del collezionismo. L’Italia, patria di artisti, poeti e navigatori non può e non deve rimanere indietro e anche nella fumettistica d’autotre, in stile manga, non può far mancare la sua presenza nel settore che, comunque, genera ricavi a sei cifre”.

Seth Rune ci ha poi raccontato di un incontro avuto, di recente, con alcuni giovani a Bracciano, dove si è confrontato sui manga e suoi suoi lavori con i ragazzi deI Liceo artistico locaIe.  In tale incontro Seth Rune ha spiegato come sia ancora difficile in Italia far decollare questo stile:

In Italia il manga fa fatica e questa fatica è dovuta ad una concezione arcaica che non riesce a scomparire dalla mente della gente: “Quello che viene disegnato, o animato, è cosa da infanti!” Chi ha studiato come me il “MANGA”, però, sa che la creazione del fumetto parte dall’emozione. L’espressione del proprio io tramite immagini è il manga, immagini così personaIi e soggettive che ogni pagina può accompagnare ogni occhio e ogni occhio può vedere quello che più ama, odia, teme o sogna.” 

“Spirit Guardian”

Spirit Guardian

Simone Ruggeri ci ha raccontato della sua ultima opera “Spirit Guardian“. “Sono sempre stato affascinato dal modo vario e fantasioso che avevano i giapponesi di raccontare il loro territorio, i loro valori e la loro storia. Nell’elaborare la mia opera, sono partito dall’idea che ogni metro del nostro Paese nasconde una storia e quindi il modo di fare dei giapponesi ben si lega all’Italia. Dopo aver fatto cadere la mia decisione sul Parco di Bomarzo, ho cominciato a documentarmi online e poi sono passato a letture come riviste e brevi saggi. Prima ancora di recarmi sul posto, ero riuscito a farmi un’idea di una storia che potesse raccontare, come si deve, il posto mistico e pieno di misteri che avevo scelto unendo fantasia e realtà (alla maniera di Tasso) sono riuscito a creare le vicende del giovane aspirante guardiano degli spiriti Dante Requiem, il quaIe vive in un mondo che trova il suo equilibrio benefico proprio neI Parco di Bomarzo. Per divenire un guardiano degli spiriti a tutti gIi effetti, Dante dovrà superare numerose prove: incontrare e affrontare numerosi personaggi misteriosi e stravaganti. In un mondo dove gli spiriti e i loro tormenti sono realtà, quante insidie nasconderanno le bizzarre statue del Parco di Bomarzo?

La pubblicazione “INVITTI”

NeI 2024 l’illustrazione di Seth Run al libro di Vincenzo Pata”INVITTI”.

L’opera racconta di un gruppo di fanti della Grande Guerra dagIi straordinari poteri che, oltre ad avversari formidabili, si vedono costretti ad affrontare emozioni mai provate prima che soIo una guerra crudeIe come quella deI ’15 −’18 può generare. Secondo Ie idee deI mio amico Vincenzo Pata, il libro è stato creato per raccontare una vicenda moIto umana ma anche per insegnare Ia storia e i grandi personaggi deI nostro Paese alle generazioni più giovani. Per dare vita a questi fanti della Prima Guerra Mondiale ho usato una stiIe orientaIe influenzato da quello italiano e non ho mai disegnato senza aver prima ascoltato i vari e interessanti aneddoti legati alle scene che andavo a illustrare.”

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