Boris Johnson conferma la ferma pozione del Regno Unito nei confronti di Mosca mostrata sin dalla sua prima visita fatta al al presidente Volodymyr Zelens’kyj.
Il governo britannico infatti ha allargato ancora la lista nera delle persone colpite dalle sanzioni anti-russe in seguito alla guerra di Mosca in Ucraina: da oggi il congelamento di ogni entità materiale o immateriale suscettibile di valutazione economica rintracciabile nel Regno Unito e il divieto di viaggio negli Usa riguardano anche l’oligarca Vladimir Potanin, storico magnate del nichel fin dall’epoca di Boris Ieltsin, indicato come il secondo uomo più ricco di Russia, e Anna Tsivileva, “cugina di Vladimir Putin” e presidente della società mineraria JSC Kolmar Group.
Inoltre, Londra annuncia nuove sanzioni pure contro individui e aziende coinvolte “nel sostegno al regime di Assad in Siria”.
Sul versante italiano, Mario Draghi, dopo il via all’ingresso di Finlandia e Svezia nella NATO, intervenendo al summit Nato di Madrid, sottolinea l’importanza della sicurezza dei due paesi.
“La sicurezza di Finlandia e Svezia non deve essere messa a repentaglio in alcun modo. L’Italia afferma la sua determinazione a concorrere sin d’ora, in stretta consultazione con Finlandia e Svezia e nei modi più appropriati, alle loro esigenze di sicurezza e difesa. Conferma in proposito la validità degli impegni esistenti nel contesto europeo, ivi incluso l’articolo 42.7 del Trattato istitutivo dell’Unione Europea“.