In 24 secondi un uomo sferra tre fendenti alla misteriosa ragazza di origine israeliana alla stazione Termini di Roma. Si tratterebbe di Abigal Dresner, gli inquirenti parlano al condizionale perchè non è ancora chiaro se sia quello il suo vero nome. Certo è che la reazione immediata della ragazza nel cercare di evitare i colpi di coltello fanno pensare ad un suo addestramento specifico. La madre e il fidanzato della ragazza, subito accorsi a Roma da Tel Aviv hanno detto che Abigal studia matematica nella capitale israeliana.
La sua immediata reazione, infatti, le ha salvato la vita perché solo uno dei colpi ha causato una ferita seria con la perforazione del fegato. La ragazza, ricoverata presso il Policlinico Umberto I non è in pericolo di vita.
All’indagine oltre alla Procura di Roma è interessata l’ambasciata di Tel Aviv a Roma e, come scrive il Messaggero, anche i servizi segreti israeliani.
Gli investigatori stanno concentrando l’attenzione su uno zaino rosso e una borsa con scritte ebraiche, possedute dalla ragazza. La scritta “í’i logoeeentrale’ Shkedia” indica il più grande produttore in Israele di cereali.
Identificato ed arrestato l’aggressore
Si tratta di un 25enne di origini polacche, ricercato con l’accusa di tentato omicidio. Secondo quando riporta Il Messaggero, il nome è Aleksander Mateusz Chomiak, nato a Grudziadz, abituale frequentatore dello scalo romano. Chomiak sarebbe stato fermato vicino la stazione centrale di Milano da carabinieri e Pofer dopo la diffusione della sua foto segnaletica. Il 24enne è stato bloccato da un carabiniere che lo ha riconosciuto mentre si trovava in zona fuori servizio. Ora si trova piantonato nella caserma di Montebello, sede del Nucleo radiomobile dei carabinieri di Milano.
Il 25enne, individuato grazie alle telecamere di videosorveglianza della stazione, sarebbe arrivato in Italia otto anni fa e ha precedenti penali. Il giorno dell’aggressione si era spostato dalla periferia est della città arrivando a Termini dove poi ha incrociato, e puntato, la vittima. Ancora da chiarire il movente.
Chomiak sarebbe ricercato anche in Polonia per un episodio di furto. In un post pubblicato il 14 dicembre si afferma che Alexander è residente a Grudziadz e otto mesi fa è partito per l’Italia dove vive da senza fissa dimora e prima di arrivare a Roma sarebbe passato per Torino, Venezia e Livigno. L’uomo sarebbe stato ricoverato anche un giorno in ospedale dopo essere “crollato per strada – si legge su Fb – ma il giorno successivo sarebbe stato portato in un centro per senzatetto”. La madre “chiede disperatamente qualsiasi informazione”, conclude il post.
“Opera di un folle” – Nel frattempo, il prefetto di Roma Bruno Frattasi ha parlato dell’accaduto al termine del comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza: “L’atto di aggressione del 31 dicembre sembra essere opera di un folle, e io, alla luce dei documenti che ho letto, penso che si tratti di questo“, ha detto. Il prefetto ha inoltre spiegato di aver chiesto il raddoppiamento del presidio Strade Sicure: “Avremo dunque una duplice risposta dentro e fuori alla stazione Termini e soprattutto negli orari dove c’è minore presenza di persone. Perché più persone circolano e maggiore è la sicurezza”, ha spiegato.
Gli inquirenti e la procura hanno aperto il fascicolo solo per tentato omicidio senza fare alcun riferimento alla matrice religiosa o all’odio razziale. Questa mattina in Prefettura si è tenuto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in cui verranno discusse misure più stringenti per la stazione Termini. Già nei mesi di ottobre e novembre, il Comitato era stato indetto per monitorare la situazione della criminalità intorno all’area metropolitana.