SIM AM incontra il ministro Trenta. Buono:”vogliamo affiancare il Cocer e lo Stato Maggiore per aiutare la struttura”

Il ministro della difesa Elisabetta Trenta ha incontrato nel pomeriggio, per la prima volta, le sigle sindacali militari. Erano presenti SIM Aeronautica, SIM Marina, SIM Carabinieri, Associazione Sindacale Libera Rappresentanza dei Militari (L.R.M.) e Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Militari – (SIULM).

In rappresentanza del SIM AM sono intervenuti il tenente colonnello Sinibaldo Buono (prossimo Presidente), il sergente Valeria Pavoncelli e il 1° aviere capo scelto Antonino Sutera. Un rappresentante per ogni ruolo della forza armata.Durante l’incontro, che si e’ svolto in clima di fattiva collaborazione, il Ministro della Difesa ha manifestato grande soddisfazione per i risultati raggiunti in cosi’ poco tempo. La costituzione delle Associazioni professionali a carattere sindacale e’ uno dei primi dossier su cui il Ministro Trenta ha posto l’attenzione, dando effettivita’ alla sentenza della Corte Costituzionale n. 120 dell’11 aprile 2018, consentendo la costituzione dei nuovi organismi e riconoscendogli l’assenso ministeriale.

Il ministro della Difesa ha sottolineato poi l’importanza dei rapporti tra le Associazioni e gli organi della Rappresentanza dei Militari: “Fino a quando non ci sara’ una norma che decretera’ la fine degli organismi della Rappresentanza ai vari livelli, questi dovranno conservare la loro legittimazione ed il potere negoziale ad essi attribuito per legge”, ha detto. In chiusura il ministro ha augurato buon lavoro alle nascenti organizzazioni, assicurando la sua “completa disponibilita’ ad affrontare tutte le questioni che emergeranno con la massima franchezza ed apertura al confronto”.

Per il SIM Aeronautica il tenente colonnello Buono è riuscito a rappresentare al ministro Trenta le linee generali del SIM AM:

Grazie signor ministro per aver consentito che tutto questo si avverasse, un nuovo percorso impervio ed emozionante. Solo un ministro come lei poteva far sì, infatti, che la sentenza della Corte Costituzionale che ci riguarda direttamente venisse applicata con tale velocità.

Una grande opportunità di crescita non solo per il personale ma anche per gli Stati Maggiori.

Chiediamo un aiuto. Far digerire agli Stati Maggiori la nostra esistenza, perchè il confronto, tra persone per bene, è importantissimo e può essere di aiuto alla forza armata stessa. Siamo consapevoli dell’esistenza del Cocer perchè sono previsti dalla legge. Abbiamo fatto un primo gesto e  chiesto al Cocer AM informalmente un incontro: siamo ancora in attesa di riscontro, “faremo volentieri un po di anticamera”.

Ci aiuti a far inserire nel Sindacato il personale congedato. Sono persone con un grande ed importante bagaglio di conoscenze ed elevatissima professionalità. Inserire loro nel sindacato, sarebbe “bellissimo dal punto di vista sociale”. Riversare la loro esperienza ai più giovani sarebbe “fantastico”.

Dopo un primo confronto con gli altri militari che aderiranno al sindacato sono emerse alcune prime richieste su argomenti già trattati anche da lei.

La condizione del personale di truppa AM nei servizi di guardia per quanto riguarda le giornate di smontante. Un lavoro molto duro con giorni di riposo non uguali da ente ad ente. Troppa disomogeneità. La trasparenza delle Commissioni d’Avanzamento. Lei signor ministro, al riguardo, ha  già chiesto ai capi di stato maggiore, con una lettera del 17 dicembre u.s., l’istituzione di un tavolo tecnico affinchè le procedure di avanzamento siano trasparenti per il personale. Un sergente maggiore deve sapere se non è stato promosso perchè non è andato in OFCN (operazioni fuori dai confini nazionali). Oppure un ufficiale superiore che non avanza al grado di colonnello perchè non ha fatto l’ISSMI (Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze).  Sapere anche se per la promozione da generale di divisione aerea a squadra aerea è preferibile o meno un impiego in ambito interforze. Tutte istanze per cui chiederemo a lei di intervenire.

Noi del SIM AM, in conclusione, vogliamo affiancare il Cocer e lo Stato Maggiore perchè vogliamo aiutare la nostra Forza armata e la struttura e non è vero che nulla è irreversibile ma lotteremo e lavoreremo affinchè sia il futuro.

Il SIM nasce grazie all’idea e alla caparbietà dell’avvocato Giorgio Carta – già ufficiale dei carabinieri. La svolta  grazie alla sentenza 120/2018 della Suprema Corte che ha dichiarato parzialmente incostituzionale l’articolo 1475, comma 2 del Decreto Legislativo n. 66/2010 “Codice dell’Ordinamento Militare”.

Il sergente dell’aeronautica Valeria Pavoncelli, con una brillante intuizione, ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione per far nascere il SIM AM, primo sindacato militare dell’Arma azzurra.

Il SIM promuoverà i diritti e le libertà fondamentali dei militari, facendosi carico inoltre degli interessi generali, sociali e professionali del personale militare e delle loro famiglie. Il sindacato si propone di promuovere il rispetto dei diritti umani e gli interessi socio-professionali del personale militare di tutti i livelli attraverso il concetto di “Cittadino in uniforme”.

 

 

SIM AM incontra il ministro Trenta. Buono:”vogliamo affiancare il Cocer e lo Stato Maggiore per aiutare la struttura”