Dopo le prime reazioni politiche all’attacco missilistico portato a termine durante la scorsa notte in Siria, a fornire il suo autorevole punto di vista più prettamente militare è l’ex Capo di Stato Maggiore della Marina Militare italiana, l’Ammiraglio Giuseppe De Giorgi, che in una nota afferma:
“Da un punto di vista militare l’attacco è apparso perfettamente eseguito combinando lanci di missili da crociera lanciati da una molteplicità di piattaforme navali ed aeree operanti in area anche molto lontane fra di loro. I missili hanno colpito tre obiettivi nelle vicinanze di Damasco, un centro di ricerca e stoccaggio di armi chimiche in Homs e un altro centro situato vicino ad Aleppo”. L’Ammiraglio ha poi aggiunto: “I russi erano certamente a conoscenza dell’imminente attacco e sono stati avvertiti anche nelle fasi iniziali per evitare interferenze reciproche. l’elevato numero di missili lanciati avrà certamente causato danni importanti, ma l’obiettivo era certamente più politico e simbolico tanto verso i russi che verso l’opinione pubblica americana e inglese. La posizione russa non viene indebolita, così come non viene intaccata quella Iraniana. La Francia ha contribuito in modo superiore alla Gran Bretagna utilizzando anche unità navali tipo Fremm. Uno sconfitto sicuramente c’è: l’Ue e la sua Difesa comune”.
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