Il presidente Donald Trump, annunciando il lancio di un attacco militare contro la Siria, ha precisato che l’operazione è condotta in maniera congiunta con Francia e Regno Unito.
Il presidente americano ha puntato il dito contro Russia e Iran. “All’Iran e alla Russia chiedo: quale tipo di nazione vuole essere associata all’omicidio di massa di uomini innocenti, donne e bambini?”. E ha proseguito: “La Russia deve decidere se continuare lungo questo sentiero buio o se si unirà alle nazioni civilizzate quale forza di stabilità e pace. Magari un giorno andremo d’accordo con la Russia, e forse perfino l’Iran, ma forse no”.
Secondo quanto riportato dall’inviato della CNN in Siria, le prime esplosioni a Damasco sono state sentite proprio mentre il presidente americano Donald Trump stava parlando alla nazione.
La CNN ha riferito che sono tre gli obiettivi specifici ai quali ha mirato l’attacco, tutti associati con il potenziale di armi chimiche siriano, in particolare un centro di ricerca scientifica a Damasco, un sito di stoccaggio per armi chimiche a ovest di Homs e un importante posto di comando situato nei pressi del secondo obiettivo.
Secondo fonti della difesa locale almeno 13 missili sarebbero stati intercettati e abbattuti dal sistema antimissili predisposto dalla difesa siriana.
Non si è fatta attendere la risposta russa. Attraverso una dichiarazione pubblicata su Facebook, l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, avverte che ci saranno “conseguenze” e ha accusato l’Occidente di aver delineato “uno scenario prestabilito” portando avanti l’attacco.