La Russia avrebbe dispiegato il suo sistema antimissile in Venezuela, a rivelarlo alla stampa spagnola è stato Ledezma, ex sindaco di Caracas. Sarebbero undici le batterie di difesa antiaerea presenti in Venezuela. Il sindaco metropolitano di Caracas in esilio in Spagna dal 2019, Antonio Ledezma, si è rivolto anche alle Nazioni Unite.
Secondo le informazioni a cui Ledezma ha avuto accesso, sono stati schierati i sistemi S-400 e S-500, considerati i migliori sistemi di difesa antiaerea al mondo, per la quantità di radar di tracciamento ed esplorazione.
Tre sarebbero stati posizionati nello Stato petrolifero di Zulia, in particolare nelle zone di La Guajira, Perijá e Sur del Lago. Altri, a Táchira, Trujillo e Barinas. A La Guaira (stato di Vargas), dove si trova l’aeroporto internazionale di Maiquetía che serve Caracas, ce ne sarebbero altri due. Nel Falcón, Apure e Carabobo sarebbero stati posizionati i tre più recenti. Secondo Ledezma, gli aerei cargo dell’aeronautica russa sbarcati negli ultimi anni in Venezuela (l’ultimo a marzo del 2019) trasportavano proprio il materiale utilizzato per l’installazione di questi sistemi antiaerei.
Secondo l’ex sindaco di Caracas è “una sfida per gli Stati Uniti” e “un modo di dire” siamo qui “”. La storia non è nuova a questa strategia, i sovietici a Cuba scatenarono la famosa “crisi missilistica” del 1962. Il sindaco aggiunge che oggi il fatto è più grave, perché dietro ci sarebbe la regia anche di Iran e Cina. Ledezma aggiunge che il Venezuela starebbe inondando di droga tossica gli Usa per far ammalare la popolazione americana, una specie di guerra batteriologica. Non è un caso, specifica Ledezma la presenza in Venezuela di guerriglieri FARC ed ELN, nonché Hezbollah, l’organizzazione terroristica libanese legata a Teheran. “Il Venezuela è un ambiente in cui il terrorismo e il traffico di droga si muovono liberamente”, denuncia l’ex sindaco in esilio
La corsa agli armamenti in Venezuela è iniziata con il defunto Hugo Chávez, che acquistò fucili, carri armati e aerei Sukhoi russi. Antonio Ledezma sta preparando, insieme ad avvocati e altri consulenti, un documento che intende discutere per la prima volta nell’Assemblea Nazionale del Venezuela attraverso la cosiddetta sezione parlamentare del 16 luglio, alla quale è legato il suo partito, Alianza Bravo Pueblo. Il politico venezuelano è stato a lungo un sostenitore dell’azione internazionale per porre fine al regime di Maduro. Ha anche chiesto “una forza di pace, per piegare i gruppi irregolari” e sedare quella che secondo lui è “una minaccia alla stabilità dell’emisfero e del mondo”. “Quando siamo accusati di non essere patrioti per aver promosso un’invasione, diciamo che è il contrario: il Venezuela è invaso da cubani, russi, iraniani, cinesi, narco-guerriglieri delle FARC e ELN e terroristi da Hezbollah”.