“Nel trentennale della morte di Giovanni Spadolini, che fu tra i principali promotori della creazione del Ministero per i beni culturali e ambientali, che ha trovato la sua casa nell’attuale sede del Collegio Romano, dove gli è dedicata anche una sala, è per me doveroso ricordarne la figura di grande intellettuale laico, giornalista e uomo di Stato di grandissimo valore per l’Italia repubblicana. Saldamente ancorato nei valori e nelle istituzioni dell’Occidente, fece dell’atlantismo il suo faro nella professione giornalistica prima e nell’azione politica poi, sia da Presidente del Consiglio che da ministro dell’Esecutivo. Da suo successore al vertice del Ministero della Cultura, non posso che esprimere a nome di tutti gli italiani il sentito omaggio a chi ebbe l’intuizione, la forza politica e l’onere di dar vita e guidare un dicastero dedicato a uno dei caratteri originari e distintivi della nostra nazione: quel patrimonio culturale ereditato dalle numerose civiltà che nel corso dei millenni sono fiorite nel nostro territorio, lasciando traccia indelebile di sé che fa parte integrante della nostra identità ed è nostro preciso dovere tutelare e valorizzare come previsto dall’articolo 9 della nostra Costituzione”.
Lo dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nella ricorrenza del trentennale della scomparsa di Giovanni Spadolini.
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