Un uomo armato di kalashnikov ha aperto il fuoco nei pressi della stazione Saincteletteplein, nel centro della capitale belga. Due morti e un ferito grave: sono i supporters svedesi al seguito della loro nazionale che affrontava il Belgio per le qualificazioni europee. La partita al termine del primo tempo, su richiesta della squadra svedese, è stata sospesa. Sui social è circolato un video dell’attacco: l’uomo, vestito con un gilet arancione è sceso da un motorino facendo fuoco all’interno di un taxi e poi all’interno di un locale commerciale. Poi si è dato alla fuga facendo disperdere le sue tracce.

Il procuratore federale belga ha dichiarato che non ci sono prove che l’aggressore, ancora a piede libero, abbia un legame con il recente conflitto tra Israele e i militanti palestinesi.

Il probabile movente dell’attacco sarebbe la nazionalità svedese delle vittime, ha dichiarato il procuratore.

In agosto, la Svezia ha innalzato l’allerta terrorismo al secondo livello più alto, avvertendo di un aumento delle minacce contro gli interessi svedesi all’estero, dopo che i roghi del Corano e altri atti compiuti in Svezia contro il testo più sacro dell’Islam avevano indignato i musulmani e scatenato le minacce dei jihadisti.

Il sospetto assalitore, tale Abdesalem Al Guilani, ha affermato in un video sui social media di essere un combattente di Allah. Il procuratore federale ha dichiarato che la terza vittima ferita, il taxista, non è in pericolo di vita. Il procuratore ha invitato gli abitanti di Bruxelles a rimanere in casa fino a quando la minaccia non sarà cessata. Anche il personale della Commissione europea è stato invitato a rimanere in casa.

Il testo del videomessaggio dell’assalitore

“Allahu Akbar. Mi chiamo Abdesalem Al Guilani e sono un combattente per Allah. Sono dello Stato Islamico. Amiamo chi ci ama e odiamo chi ci odia. Viviamo per la nostra religione e moriamo per la nostra religione. Alhamdulah. Tuo fratello si è vendicato in nome dei musulmani. Ho ucciso 3 svedesi finora Al hamdoulelah. 3 svedesi, sì. Quelli a cui ho fatto qualcosa di sbagliato, che mi perdonino. E io perdono tutti. Salam Aleykoum”.