L’Australia prende una decisa posizione al fianco della Gran Bretagna nella “spinosa” vicenda relativa all’attacco mediante l’utilizzo di un agente nervino all’ex spia Serghei Skripal e a sua figlia Yulia. Condanna la Russia dunque il governo di Canberra e nel sottolinearlo a chiare lettere, sostiene il diritto di Londra di reagire per ritorsione, annunciando l’espulsione di 23 diplomatici russi. Secondo una dichiarazione congiunta del primo ministro conservatore Malcolm Turnbull e della ministra degli Esteri Julie Bishop, la prima ministra Theresa May “ha presentato argomenti convincenti sulla responsabilità dello stato russo per questo attacco, con un uso illegale della forza contro il Regno Unito e il suo popolo. L’Australia è a fianco del Regno Unito in solidarietà e sostiene, nei termini più forti, la risposta della prima ministra May a questo odioso attacco, il primo uso di armi chimiche in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale”.
Turnbull, che ribadisce il pieno sostegno dell’Australia al Regno Unito, Paese tra gli altri, con cui continua da anni un proficuo ed importante rapporto di partenariato, ha precisato di sostenere il diritto di Londra di espellere i diplomatici russi per ritorsione e di chiedere una piena investigazione per portare davanti alla giustizia i responsabili. Non si è tuttavia espresso sull’opportunità che anche l’Australia adotterà, nei confronti della Russia, un provvedimento simile che porti all’espulsione di diplomatici russi.
Foto: britishchamber.com