di Emanuela Ricci
Il Mossad, il servizio segreto estrerno di Israele, avrebbe reclutato due agenti di sicurezza iraniani per posizionare alcuni esplosivi in tre stanze di un edificio nel centro di Teheran, verso il nord della capitale, dove era ospitato il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Mentre fonti ufficiali iraniane parlano di un missile sparato contro la residenza di Haniyeh, su alcuni giornali internazionali si racconta di alcune bombe piazzate nelle stanze di Haniyeh da cospiratori interni al regime di Teheran.
Il New York Times aveva scritto che la bomba era stata nascosta nell’appartamento del leader palestinese, mesi prima del suo omicidio. A confermare la tesi il Telegraph: il Mossad voleva assassinare Haniyeh già a maggio, durante i funerali dell’ex presidente iraniano Ebrahim Raisi. L’operazione venne annullata poichè erano presenti nel building troppe persone e il rischio di fallimento era considerato elevato. Certo è che però le bombe sono poi rimaste nei locali, pronte ad essere attivate al momento opportuno.
Un funzionario dei Pasdaran, a condizione di anonimato scrive il Telegraph, ha riferito che il Mossad avrebbe ingaggiato agenti dell’unità di sicurezza Ansar al-Mahdi, un corpo speciale che protegge le autorità. Il NYT ha poi riportato la notizia dell’epurazione interna in Iran alla ricerca di complici e infiltrati responsabili dell’uccisione di Haniyeh.
Tra gli arrestati vi sarebbero funzionari dell’intelligence di Teheran, militari di alto grado e personale preposto alla sicurezza dell’edificio che ospitava il leader palestinese. I Guardiani della Rivoluzione continuano però a sostenere la tesi del missile a corto raggio con una testata di circa sette chilogrammi, specificando che ci sarebbe stata una forte esplosione all’esterno dell’area dove soggiornava Haniyeh.
Le accuse e le responsabilità dell’attentato omicida sono poi tutte rivolte a Israele e ai loro complici: gli americani.
Nel frattempo l’Aeronautica militare israeliana, nelle prime ore di oggi, ha colpito il lanciatore di Hezbollah nel sud del Libano da dove sono partiti nella notte circa 30 razzi che hanno attraversato il confine, la maggior parte dei quali è stata intercettata. Scrive l’Idf su Telegram.
Inoltre, sono state colpite altre infrastrutture terroristiche nell’area di Marjaayoun, sempre nel sud del Libano, e sono stati sparati colpi di artiglieria per rimuovere minacce nella zona di Odaisseh.
Gli Stati Uniti e Israele si attendono un attacco dell’Iran lunedì, riporta Axios citando alcune fonti anonime.
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