Usa-Italia: Senatrice Pacifico (CI), “storia e patrimonio condivisi, necessarie misure per tutelare imprese e famiglie italiane dalla crisi”
“Il vertice tra Biden e Draghi rafforza i rapporti già solidi tra Italia e Stati Uniti, che si conferma il nostro principale alleato. I nostri Paesi hanno una storia e un patrimonio condivisi: i nostri valori di democrazia, diritti umani universali, libertà di religione e di credo, stato di diritto, rappresentano il fondamento delle nostre società e i principi guida della nostra azione internazionale. La nostra fedeltà Atlantica e il nostro impegno per l’integrazione europea sono radicati in quel patrimonio e, ancora di più oggi, con la prolungata ed incessante aggressione della Russia all’Ucraina. Questi valori comuni sono le colonne portanti della politica estera italiana ed è il nostro sostegno al multilateralismo che ci impone l’obbligo morale di inviare aiuti all’Ucraina. Come ha ben detto Draghi, Putin ha provato a dividerci, ma non c’è riuscito”.
Ha dichiarato la Senatrice Marinella Pacifico (Coraggio Italia, Gruppo Misto), Segretario del Comitato Parlamentare Schengen, Europol ed Immigrazione, aggiungendo che “tuttavia non dobbiamo dimenticarci dei danni economici che questa guerra sta provocando. Dobbiamo sollecitare compensazioni per i Paesi europei più esposti sul gas russo a causa delle sanzioni. Come Coraggio Italia, siamo già a lavoro per evitare che la crisi si ripercuota sulle nostre imprese e sulle famiglie italiane, già messe a dura prova dalla pandemia Covid-19. Ecco perché è necessario un tetto europeo al prezzo del gas compreso quello importato dagli Stati Uniti, e proseguire sulla strada già intrapresa dell’approvvigionamento di fonti energetiche alternative per liberarci dalla dipendenza da Mosca”.
Pacifico ricorda che “a tal proposito, assumono fondamentale importanza i Paesi nord-africani, strategici per la realizzazione di progetti green energy come impianti eolici e fotovoltaici. La loro realizzazione, grazie alla diplomazia economica, rappresenterebbe un’opportunità per le imprese italiane e quelle locali, incoraggiando la nascita di nuove joint-venture secondo la formula win-win. Paesi come Algeria, Libia e Tunisia sono luoghi ottimali per la produzione di idrogeno verde a basso costo che può essere utilizzato anche per l’esportazione. Alla luce della visita di Lavrov in Algeria, è evidente che valorizzare le relazioni con questi Paesi significa aiutarli a non cedere alle false lusinghe del Cremlino, scongiurando così l’apertura di un altro fronte di instabilità per l’Europa”.