A seguito di 278.654 tamponi molecolari e antigenici effettuati oggi, sono 61.046 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 141.262. Anche se si tratta di un numero piu’ basso rispetto alle cifre quotidiane dei test effettuati negli ultimi giorni – solo ieri erano stati effettuati 1.084.295 tamponi – il tasso di positivita’ e’ balzato al 21,9%, rispetto al 13% di ieri.
Israele quasi all’immunità di gregge. Israele, alle prese con una nuova ondata per via della variante Omicron, potrebbe raggiungere l’immunita’ di gregge. Lo ha fatto capire il direttore generale del ministero della Sanita’ israeliano Nachman Ash, parlando ai microfoni di 103Fm Radio: “Il costo sara’ di molte infezioni. I numeri dovranno essere molto alti per raggiungere l’immunita’ di gregge, e questo e’ possibile. Ash ha comunque precisato che “non vogliamo raggiungerla attraverso le infezioni ma vogliamo che accada a seguito della vaccinazione di molte persone“
Variante Omicron meno letale. Il The Guardian, dopo aver analizzato diversi studi di caratura internazionale, ha scritto che Omicron avrebbe maggiori probabilita’ di infettare la gola rispetto ai polmoni e quindi, secondo gli scienziati, pur rischiando di essere piu’ infettiva, sarebbe meno letale rispetto ad altre mutazioni del virus.
La variante “sembra piu’ in grado di infettare la gola dove si moltiplicherebbe piu’ facilmente che nelle cellule profonde nel polmone. Si tratta di risultati preliminari, ma gli studi puntano nella stessa direzione“.
L’ipotesi che Omicron si moltiplichi di piu’ in gola la renderebbe piu’ trasmissibile, spiegando la rapida diffusione rispetto al virus che attacca i polmoni, piu’ pericoloso ma meno trasmissibile. Secondo uno studio del Molecular Virology Research Group dell’Universita’ di Liverpool Omicron porta a “malattie meno gravi” nei topi, con carica virale inferiore e polmoniti meno gravi.
“Il modello animale suggerisce che la malattia e’ meno grave della Delta e del virus Wuhan originale. Sembra essere eliminato piu’ velocemente e gli animali si sono ripresi piu’ rapidamente“.
Anche dal Neyts Lab dell’Universita’ di Leuven in Belgio arrivano risultati simili nei criceti siriani. Uno studio presentato a Nature da alcuni scienziati americani conferma la tesi. Omicron, rileva poi il Centro per la ricerca sui virus dell’Universita’ di Glasgow, sarebbe in grado di eludere l’immunità dopo due dosi ma con il booster c’e’ “un ripristino parziale dell’immunita’”.
La conferma inconfutabile proviene dall’University College di Londra secondo cui molti tamponi effettuati solo nel naso davano esito negativo, mentre se ripetuti anche con un prelievo in gola risultavano positivi.