Organi di informazione locale sostengono che la Corea del Sud stia lavorando con gli Stati uniti per la fornitura di un sottomarino nucleare. Lo stesso presidente Usa Donald Trump ha detto che Seoul intende spendere “miliardi di dollari” in armi americane. L’acquisto di sottomarini militari ridisegnerebbe l’equilibrio di potere in Asia nordorientale, innescando una possibile corsa agli armamenti regionale. Il Giappone non possiede sistemi d’arma di questo tipo e la Cina si opporrebbe certamente a questa evoluzione. Dopo aver incontrato il presidente sudcoreano Moon Jae-in, Trump ha detto che Seoul comprerà grandi quantità di armi Usa “che siano aerei, missili o qualsiasi altra cosa”. E ha continuato: “La Corea del Sud ordinerà miliardi di dollari di questi equipaggiamenti, che per loro hanno senso e per noi significano lavoro, ridurre il deficit commerciale con la Corea del Sud. Moon, dal canto suo, non ha dato dettagli sugli acquisti, che comunque ha descritto come essenziali per la difesa nazionale. Ma notizie un alto esponente della sua amministrazione ha rivelato che questi acquisti includono “un sottomarino nucleare e un sofisticato sistema di sorveglianza”. La Corea del Sud dipende fortemente dagli Stati uniti, che mantengono oltre 28000 uomini nella Corea del Sud. Ma la crescente minaccia nucleare e missilistica della Corea del Nord sta suscitando un dibattito, con alcuni che arrivano a chiedere a Seoul di dotarsi di proprie armi atomiche. Attualmente la Corea del Sud è sotto l’ombrello nucleare americano rispetto a potenziali attacchi del Nord. Dopo il vertice con Moon, Trump ha anche annunciato di aver raggiunto un accordo con il collega sudcoreano per eliminare il limite di 500 tonnellate per le cariche di esplosivo sui missili balistici sudcoreani. Si tratta di un limite negoziato nel 2012 e sul quale, in linea di principio, Seoul e Washington avevano concordato l’eliminazione già a settembre, dopo il sesto test nucleare nordcoreano.