Sud Sudan: Onu; Italia chiede cessate il fuoco immediato

La situazione in Sud Sudan continua a deteriorarsi col risultato che l’accordo di pace resta in larga parte non attuato, i combattimenti dilagano nel Paese e il Dialogo Nazionale non si svolge”, ha detto il Rappresentante Permanente Italiano all’Onu, Sebastiano Cardi, intervenendo in Consiglio di Sicurezza dopo un briefing sulla crisi nel piu’ giovane paese membro delle Nazioni Unite. Con soli pochi giorni rimasti fino alla scadenza del 30 aprile fissata dal Consiglio di Sicurezza, Cardi ha ricordato al Sud Sudan i cinque punti che i “quindici” avevano chiesto di rispettare: immediato cessate il fuoco, accesso degli aiuti umanitari, mediazione, dispiegamento di una forza di protezione regionale e la fine degli attacchi contro il personale umanitario. Della tragedia del Sud Sudan sono donne e bambine i primi a fare le spese, ha detto il rappresentante italiano, denunciando violazioni dei diritti umani, l’uso dei bambini soldato, violenze sessuali e di genere come arma di guerra e l’impunita’ garantita dai ritardi nella costituzione di un Tribunale Ibrido. “Non ci puo’ essere pace senza accountability”, ha detto Cardi dando il sostegno dell’Italia agli sforzi diplomatici delle Nazioni Unite e facendo appello a tutti gli attori regionali perche’ agiscano in unita’ e senza indugi affinche’ le parti cessino le ostilita’.

di Redazione

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