di Redazione
Il Consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, scrive il WP, è volato ieri, in gran segreto, in Ucraina per ribadire il pieno sostegno degli Stati Uniti, nonostante il Congresso americano sia ancora in stallo sui fondi aggiuntivi per sostenere lo sforzo bellico di Kyiv.
Sullivan ha raggiunto l’Ucraina in un momento molto delicato dove mancano munizioni e uomini. Le forze armate del paese sono in forte difficoltà, essendosi ritirate dalla città orientale di Avdiivka, mentre questa notte la capitale è stata pesantemente bombardata dai missili russi.
Nel Senato americano, invece, il dibattito è particolarmente acceso sul pacchetto di 60 miliardi di dollari per l’Ucraina. Il presidente della Camera Mike Johnson finora ha rifiutato di mettera al voto il provvedimento costringendo il Pentagono ad inviare armi ed equipaggiamenti giacenti presso i propri magazzini. Un gruppo di repubblicani al Congresso ha bloccato gli ulteriori fondi per l’Ucraina, criticando l’amministrazione Biden per non essere riuscita a fornire una chiara visione della guerra sprecando così decine di miliardi di dollari americani. Il Pentagono la settimana scorsa ha, di fatto, annunciato un pacchetto di aiuti da 300 milioni di dollari che include missili antiaerei Stinger, proiettili d’artiglieria da 155 millimetri, proiettili d’artiglieria da 105 millimetri, sistemi anticarro e altre munizioni e equipaggiamenti. Sullivan ha detto ieri che Washington sta “affrettando le forniture messe a disposizione dal Pentagono”. Ha però rifiutato di commentare sulla fornitura dei missili a lungo raggio ATACMS.
Alti funzionari ucraini hanno riferito che il morale delle truppe e della popolazione sta diminuendo di giorno in giorno dopo tre anni durissimi di guerra.
Il viaggio del consigliere Sullivan mira, infatti, ad infondere fiducia al popopolo ucraino: “Dovreste credere negli Stati Uniti” ha detto Sullivan ai giornalisti durante un briefing presso l’ufficio presidenziale dell’Ucraina a Kyiv. Ha poi aggiunto: “Siamo fiduciosi che riusciremo a farlo. Conseguiremo questi aiuti per l’Ucraina.”
Sullivan ha evidenziato che l’assistenza degli Stati Uniti e dell’Occidente è stata fondamentale per proteggere l’indipendenza dell’Ucraina consentendo ad alcuni settori della sua economia di riprendersi, favorendo il processo di avvicinamento all’adesione all’Unione europea. L’auspicio è che che l’Ucraina emerga dalla guerra come una democrazia prospera, ha riferito ai cronisti Sullivan, enfatizzando: “Otterremo un forte voto bipartisan alla Camera per un pacchetto di assistenza per l’Ucraina e otterremo quei soldi fuori dalla porta come dovremmo, quindi non credo che oggi abbiamo bisogno di parlare di un piano B. Abbiamo perso già troppo yempo… Stiamo lavorando per farlo il prima possibile”.
Martedì scorso in Germania il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin aveva avvertito che la sopravvivenza dell’Ucraina era in “pericolo”, affermando che il continuo sostegno degli Stati Uniti era una questione di “onore” per Washington. “L’Ucraina non si tirerà indietro e neanche gli Stati Uniti,” ha detto Austin accanto al ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov. “Quindi il nostro messaggio oggi è chiaro: gli Stati Uniti non lasceranno fallire l’Ucraina. Questa coalizione non lascerà fallire l’Ucraina. E il mondo libero non lascerà fallire l’Ucraina.”
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