Moon Jae-in, presidente sudcoreano, parlando nel corso della riunione settimanale, ha chiesto ai vertici della sua amministrazione i “necessari preparativi in anticipo per assicurare che non ci siano falle nella linea di comando militare e tenendo a mente che incontri di questo tipo potrebbero ripetersi in futuro”
Moon, commentando il meeting avuto a sorpresa con Kim Jong un, al villaggio di confine di Panmunjom, ha sottolineato che la cosa più significativa è stato il fatto che sono state messe da parte tutte quelle “procedure complicate” e che i leader delle due Coree si sono incontrati “come se tenessero un incontro comune”.
Secondo quanto reso noto dall’agenzia di stampa Yonhap, tra i preparativi elencati da Moon ci sono anche le comunicazioni ai Paesi interessati prima o dopo il meeting e la possibilità di coprire l’evento con i media.
Il presidente sudcoreano ha inoltre ribadito che il leader nordcoreano Kim Jong-un ha riaffermato la sua intenzione a tenere il summit con il presidente americano Donald Trump ed anche a procedere verso la denuclearizzazione della penisola. Notizia confermata anche dallo stesso Donald Trump in una conferenza stampa alla Casa Bianca che, riguardo ai colloqui sul summit con il leader nordcoreano KimJong-un, ha dichiarato “Stiamo procedendo molto bene”.
Arriva anche la notizia di un accordo telefonico tra, Shinzo Abe, primo ministro giapponese, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che hanno deciso di incontrarsi prima del previsto summit con il leader nord-coreano, Kim Jong-un, atteso per il 12 giugno prossimo a Singapore.
Secondo quanto reso noto dall’agenzia di stampa giapponese Kyodo, il primo ministro di Tokyo si è impegnato a cooperare con Trump affinché il summit con Kim diventi un evento “significativo”.