L’Italia si pone come costruttore di pace nel conflitto in Ucraina, ribadendo di non essere nemica di nessuno e di voler contribuire alla ricerca di una soluzione diplomatica. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha respinto le accuse di “posizione anti-russa” mosse dal governo di Mosca, sottolineando che l’Italia difende il diritto dell’Ucraina a essere uno Stato indipendente e il rispetto del diritto internazionale. Tajani ha ribadito che Roma, insieme agli Stati Uniti e all’Unione Europea, lavorerà per una “pace giusta”, che non implichi una sconfitta per Kiev.
Mosca ha recentemente escluso la partecipazione dell’Italia e dell’Europa a un eventuale processo di pace, puntando invece su un dialogo diretto con la nuova amministrazione di Donald Trump. Una posizione che ha provocato reazioni critiche, in particolare da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha ribadito che ogni negoziato che escluda l’Ucraina sarebbe inaccettabile. Zelensky ha dichiarato che una piattaforma negoziale deve includere l’Ucraina e l’Unione Europea, evidenziando che una soluzione esclusivamente politica non garantirebbe né la sicurezza né la fine della guerra.
L’Italia, pur mantenendo una chiara condanna dell’invasione russa, si è distinta per una politica di sostegno all’Ucraina che esclude l’uso di armi italiane contro il territorio russo, favorendo al contempo una soluzione negoziata. In questo contesto, il governo italiano ha promosso la cosiddetta “via svizzera”, una proposta diplomatica nata durante il summit di Lucerna del giugno scorso, che mira a raggiungere una pace basata sul diritto internazionale.
Zelensky ha riaffermato l’importanza di una “pace giusta” durante un incontro con la presidente moldava Maia Sandu, invitando i partner internazionali a lavorare su formati negoziali con Mosca. Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin ha espresso la sua disponibilità a dialogare con Donald Trump, definendolo un leader “intelligente” che avrebbe potuto evitare l’inizio del conflitto nel 2022. Nonostante l’apertura verso il tycoon, Zelensky ha chiesto garanzie concrete per un piano che favorisca l’Ucraina e ha sottolineato che qualsiasi soluzione deve includere anche l’Ucraina stessa e l’Unione Europea.
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