(di Massimiliano D’Elia) Mercoledì di fuoco. Alle ore 16.00 il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte riferirà al Senato sulla vicenda “#Russiagate”. Il vice premier, Matteo Salvini alla stessa ora ha convocato al Viminale il “Comitato Nazionale per la Sicurezza“. Giusto per capire agli italiani che lui lavora sulle cose serie, la sicurezza dei cittadini. Alle 17.15, Salvini poi correrà alla Camera per il voto di fiducia sul decreto sicurezza bis. Insomma Salvini oggi passa all’incasso, anche per via della notizia che “Conte è favorevole al TAV”.

Autonomia delle Regioni non va avanti, passa in secondo piano.  Di Russiagate se ne parla oggi in aula con toni più dimessi. A dare la scossa alla giornata è stato il presidente del Consiglio, Giuseppe #Conte: “Oggi bloccare la Tav costerebbe più che completarla“. 

Terremoto. La base del Movimento insorge sui social. Il vice premier Luigi Di Maio non è affatto soddisfatto dell’uscita del premier. Venerdì prossimo, quindi al netto delle polemiche, il governo sancirà il “si” ai  finanziamenti europei per il TAV. “La tratta nazionale per l’Italia — spiega Conte — potrebbe beneficiare di un contributo europeo pari al 50% e anche qui saremo di fronte a un grosso risparmio“. 

Matteo #Salvini è entusiasta: “Il Tav si farà come ha sempre chiesto la Lega. Peccato per il tempo perso, adesso di corsa a sbloccare anche gli altri cantieri”. 

Giuseppe Conte per ricucire in parte con i 5S afferma, tuttavia, che sul TAV “solo il Parlamento può adottare una decisione unilaterale“. 

Luigi Di Maio, dopo l’assist di Conte ha detto: “Ho ascoltato attentamente le parole del presidente Conte, che rispetto… Siamo contrari all’opera, ora è il Parlamento a doversi esprimere“. 

Matteo Salvini vince su tutti i fronti, ottiene la riapertura dei cantieri e degli investimenti. Un risultato che per ora potrebbe tenere buoni i governatori del nord che premono per portare a casa l’Autonomia delle Regioni.