L’analisi sui costi/benefici della TAV è stata inviata dal governo italiano oltre che alla Francia anche alla Commissione Ue ma per la diffusione dei suoi risultati, il ministero dei Trasporti sembra però intenzionato ad attendere ancora, facendo salire la tensione tra Lega e Movimento 5 Stelle. “Da vicepresidente del Consiglio, che rappresenta gli italiani, non ho l’esame. E’ abbastanza bizzarro…”, tuona Matteo Salvini. “Neanche io l’ho letta, ma quando mi sveglio penso al fatto che da Roma e Pescara ci vogliono sette ore e non al buco per collegare Torino e Lione”, ribatte Luigi Di Maio, mentre le opposizioni chiedono al presidente della Camera, Roberto Fico, di “far valere le prerogative del Parlamento”.
Intanto Danilo Toninelli, ministro dei Trasporti prova a far abbassare i toni “Matteo deve avere ancora un po’ di pazienza, quando sarà il momento gli porterò io personalmente l’analisi in busta chiusa”.
Ma il leader del Carroccio non cambia idea – “l’Italia sulle grandi opere pubbliche deve andare avanti, non bloccare e tornare indietro” -, tanto che tra i banchi dell’opposizione si parla di “guerra aperta” tra Lega e M5S, con Forza Italia che invita Salvini a staccare la spina all’alleato e il Pd a puntare il dito contro il grave sgarbo istituzionale al Parlamento. “Ma non erano il governo del ‘prima gli italiani’?”, si chiede Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia. “È incredibile che i 5 Stelle impediscano ai cittadini di esprimersi su questa infrastruttura”, dice la leader di FdI Giorgia Meloni, commentando il no del Comune di Torino al referendum chiesto dal suo partito. Davide Gariglio, deputato Pd in Commissione Trasporti, accusa Marco Ponti, il professore a capo della commissione che ha effettuato l’analisi, di averne illustrato l’esito ai soli deputati M5S. Il contenuto del documento, circa ottanta pagine, non è ancora noto ma alcune indiscrezioni parlano di costi superiori ai benefici per 7 miliardi di euro, buona parte dei quali calcolati sulla base delle minori accise incassate dallo Stato per la riduzione dei tir sulle strade. Come se ridurre l’inquinamento, tutelando così l’ambiente, non contasse nulla.
Duro il commento di Corrado Alberto, presidente di Api Torino e portavoce del sistema imprese del Piemonte “Ci stiamo facendo ridere dietro da tutta Europa, Il governo gioca con il futuro delle imprese e dei lavoratori. I politicanti di ogni colore privi di senso dello Stato, e ottusamente chiusi al futuro, non credano che il sistema dell’economia abbia la memoria corta”.
Sulle opportunità occupazionali della stessa opinione Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, che durante un tavolo sull’automotive organizzato a Torino ricorda che “La TAV a regime comporta cantieri con l’occupazione di 50 mila persone, questa analisi di impatto può bastare al Paese per fare un salto di qualità”.