Bellanova: agire subito per garantire cibo a chi è in difficoltà a causa del virus
Forte apprezzamento all’azione messa in campo dal Ministero, grande disponibilità a un lavoro comune, semplificazione delle procedure, velocizzazione dei passaggi richiesti e nell’emanazione dei bandi, necessità di un coordinamento nazionale perché “l’emergenza alimentare sta aumentando e i provvedimenti devono raggiungere l’obiettivo adesso, ovvero garantire il cibo alle persone più fragili”, urgenza di maggiori risorse.
Sono i punti salienti della riunione del Tavolo indigenti e lotta agli sprechi alimentari convocato oggi dalla Ministra Bellanova per un confronto sulla situazione in atto e i provvedimenti già attuati, e la pianificazione delle ulteriori azioni da effettuare “per affrontare l’emergenza alimentare a livello nazionale”.
“Abbiamo voluto convocare il Tavolo”, dice Bellanova, “perché è necessario affrontare insieme e in modo coordinato l’emergenza alimentare che si sta registrando a causa del Coronavirus. Gli enti caritativi e migliaia di volontari in tutta Italia stanno dimostrando ancora una volta che il terzo settore del nostro Paese ha coraggio, forza, generosità. Grazie al loro impegno abbiamo potuto dare ancora supporto a milioni di persone in difficoltà. E uguale generosità la stanno dimostrando organizzazioni agricole, mercati, industrie, esercenti e grande distribuzione per le donazioni alimentari che in queste settimane ci sono state. Un aiuto concreto per agire uniti nell’emergenza: hanno saputo garantire gli approvvigionamenti di cibo per i cittadini e donare a chi ne aveva più bisogno. I tanti esempi e testimonianze in tutto il Paese sono un segnale che dà speranza. La filiera della vita che non lascia indietro nessuno. E su questo dobbiamo fare ancora di più, ognuno nelle proprie possibilità. Soprattutto nelle prossime due settimane dove sappiamo che i magazzini degli enti caritativi saranno più in difficoltà”.
“Grazie all’incremento per 50 milioni del Fondo indigenti – prosegue Bellanova – abbiamo messo in campo le prime azioni necessarie e già sottoscritto due decreti attuativi. Il primo da 6 milioni di euro consentirà la prossima settimana di aprire un bando per l’acquisto di circa 180mila quintali di latte, evitando così anche il rischio di spreco alimentare. Il secondo da 50 milioni di euro è in registrazione alla Corte dei Conti e ci consentirà interventi molto importanti. Agea sta sbloccando quanto prima tutte le forniture in attesa, con un calendario serrato di consegne e di nuovi bandi”.
Quanto alla necessità di un coordinamento nazionale, la Ministra ricorda di aver già sollecitato in questo senso il Presidente Conte: “l’emergenza alimentare la possiamo affrontare solo così e dotandoci di strumenti più agili. Se ai comuni è stato consentito di andare in deroga al codice per gli appalti, dovremmo poter prevedere misure simili anche per gli acquisti nazionali. Abbiamo bisogno di una regia unitaria che sappia gestire le esigenze territoriali e scadenzare gli interventi”.
Da parte di tutto il Tavolo e in particolare dagli Enti caritativi è stata segnalata la necessità di procedure semplificate, coordinate a livello nazionale e di nuove importanti risorse nel decreto di aprile. L’emergenza alimentare sta mostrando un aumento significativo delle richieste di aiuto da parte delle famiglie e l’intervento da 400 milioni di euro sui buoni spesa ai Comuni ha aiutato a rispondere nelle prime settimane.
“Dobbiamo proseguire anche il lavoro nella lotta agli sprechi alimentari e nel recupero virtuoso delle eccedenze. Se abbiamo più cittadini che hanno fame è ancora più intollerabile pensare che il cibo finisca in discarica. Abbiamo scritto anche alla Commissione europea perché ci siano strumenti adeguati di lotta allo spreco alimentare anche nella strategia del Green deal. Queste settimane abbiamo sperimentato come sia necessario un passo in avanti dell’Europa sulla gestione delle emergenze”.
A margine della riunione il CREA ha presentato lo stato di avanzamento dei lavori dell’Osservatorio sulle eccedenze, sui recuperi e sugli sprechi alimentari. Sono stati presentati i dati raccolti sul settore primario oggetto del lavoro di quest’anno. In particolare i dati dicono che il sistema delle organizzazioni di produttori (OP) è altamente organizzato e che valorizza le eccedenze attraverso la loro redistribuzione agli organismi caritativi e quindi mantenendone l’uso per la alimentazione umana per un 68%. La distribuzione riguarda essenzialmente la frutta (84%) rispetto agli ortaggi (16%). Le tipologie di frutta maggiormente distribuite sono mele, prugne, pesche e kiwi. Su queste filiere è stato fatto un approfondimento di indagine evidenziando che le prugne tendono ad essere maggiormente eccedenti nella produzione, eccedenza che risulta più contenuta per i kiwi. Le produzioni di pesche e mele sono più stabili. Si può dire quindi che il sistema delle OP tende a limitare moltissimo lo spreco inteso come prodotto che va in discarica, perché l’eccesso di produzione o viene redistribuito o viene trasformato per i 2/3. Alcune azioni devono essere intraprese per fare in modo che questo tasso aumenti e la quota destinata alla alimentazione umana possa aumentare.
Il Tavolo tornerà a riunirsi nuovamente entro un mese.