Tibet, forte scossa di terremoto di 7.1: 56 morti e 62 feriti – bilancio provvisorio

Un terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito le pendici settentrionali dell’Himalaya vicino a una delle città più sacre del Tibet, causando almeno 53 morti e 62 feriti. L’evento sismico, avvenuto martedì alle 9:05 ora locale (01:05 GMT), ha avuto il suo epicentro a Tingri, una contea rurale cinese nota come porta d’accesso settentrionale alla regione dell’Everest, a una profondità di 10 km, secondo il China Earthquake Networks Centre. Il Servizio Geologico degli Stati Uniti ha invece stimato una magnitudo di 7.1.

Le vittime e i feriti sono stati registrati sul lato tibetano, secondo quanto riportato dall’agenzia statale cinese Xinhua. Le scosse sono state avvertite anche in Nepal, Bhutan e India, regioni frequentemente soggette a terremoti a causa della collisione tra le placche tettoniche indiana ed eurasiatica. Il terremoto del 2015 in Nepal, di magnitudo 7.8, aveva causato circa 9.000 morti, ferendo migliaia di persone e devastando il campo base dell’Everest.

L’epicentro del sisma di martedì si trovava a circa 80 km a nord del Monte Everest, la montagna più alta del mondo e meta popolare per scalatori e escursionisti. Tuttavia, la stagione invernale non è un periodo affollato per le spedizioni alpinistiche in Nepal. L’unico scalatore con permesso di salire sull’Everest, un alpinista tedesco, aveva già lasciato il campo base dopo aver rinunciato alla vetta.

Le scosse sono state avvertite in sette distretti collinari del Nepal confinanti con il Tibet, ma secondo Dizan Bhattarai, portavoce dell’Autorità nazionale per la gestione del rischio e la riduzione dei disastri del Nepal (NDRRMA), non sono state segnalate perdite di vite umane o danni materiali. Squadre di polizia, forze di sicurezza e autorità locali sono state mobilitate per raccogliere informazioni, ma molte delle aree colpite sono villaggi remoti, raggiungibili solo a piedi.

In Tibet, l’impatto del terremoto è stato avvertito in tutta la regione di Shigatse, che ospita 800.000 persone ed è amministrata dalla città di Shigatse, sede tradizionale del Panchen Lama, una delle figure più importanti del buddismo tibetano. Il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto di intensificare gli sforzi di ricerca e soccorso per minimizzare le perdite, assistere le persone colpite e garantire loro un inverno sicuro e confortevole.

A Tingri, diversi villaggi hanno segnalato forti scosse, seguite da decine di repliche di magnitudo fino a 4.4. Video condivisi sui social media mostrano negozi crollati nella città di Lhatse, con detriti sparsi per le strade. Xinhua ha riferito che entro un raggio di 20 km dall’epicentro si trovano tre cittadine e 27 villaggi, con una popolazione totale di circa 6.900 persone.

Le scosse sono state avvertite anche nella capitale del Nepal, Kathmandu, distante circa 400 km, dove i residenti sono corsi fuori dalle loro case, così come a Thimphu, capitale del Bhutan, e nello stato indiano del Bihar, al confine con il Nepal. Al momento, le autorità indiane non hanno ricevuto segnalazioni di danni o perdite.

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