Un forte boato intorno alle 7.45 di mattina e poi il crollo. Sono subito intervenuti i vigili del fuoco con una squadra Usar (Urban search and rescue), specializzata nei soccorsi sotto le macerie, e tutte le persone che si trovavano nell’edificio sono state tratte in salvo. I feriti sono in tutto nove. Secondo quanto emerso, sono stati coinvolti una famiglia al pian terreno: un 45enne e una 51enne ricoverati in codice rosso, due maschi di 7 e 10 anni. Al primo piano è stato soccorso un 32enne, in codice rosso. Al secondo piano coinvolta un’altra famiglia: un 41enne, una 40enne, un bimbo di 3 anni e una femmina di 7. Due adulti e due bambini sono stati portati in codice verde all’ospedale di Busto Arsizio. Altri due bambini, di 7 e 10 anni, ustionati al volto, sono stati portati all’ospedale di Legnano: il primo poi al Centro grandi ustionati di Niguarda, il secondo a Torino con l’elisoccorso. Entrambi sono stati intubati. Un adulto ustionato è stato condotto con l’elisoccorso al Niguarda, un altro adulto ustionato è stato portato a Monza, mentre un terzo adulto non ustionato ma con un trauma è stato trasportato all’ospedale di Varese. In tutto sono intervenuti due elicotteri, due mezzi avanzati e altre due equipe sanitarie di supporto, 10 ambulanze. È stato quasi un miracolo che nessuno abbia perso la vita sotto le macerie; un sollievo per il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, “molto contento che non ci siano state vittime e soddisfatto che tutto sia andato bene, anche per il tempestivo intervento di vigili del fuoco, 118, forze dell’ordine”.La speranza è che le condizioni di tutti i feriti si stabilizzino. Il Comune di Rescaldina si è subito attivato per cercare un alloggio per le 27 persone che abitavano nella palazzina. “Adesso la nostra priorità è sistemare le persone che non possono rientrare a casa”, ha rimarcato il sindaco, Michele Cattaneo. Sull’edificio sono in atto accertamenti di forze dell’ordine, vigili del fuoco e magistratura.Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Legnano e sono in corso indagini per accertare le possibili cause del crollo; dalle prime verifiche emergerebbe l’ipotesi di un’esplosione provocata da una fuga di gas in un appartamento al pian terreno, anche se testimoni e vicini non hanno riferito in un primo momento di averne sentito l’odore.