Tragedia sul Fronte Nord: Razzo Colpisce Civili sulle Alture del Golan e Israele bombarda in Libano

di Emanuela Ricci

Sulle alture del Golan un razzo ieri ha colpito un campetto di calcio dove stavano giocando dei ragazzi: una strage, 12 morti e 30 feriti. Hezbollah ha negato la propria responsabilità:”Escludiamo di aver lanciato razzi contro la città di Majdal Shams“. Il portavoce del gruppo terrorista libanese, affiliato all’Iran, sostiene la tesi del missile israeliano del sistema Iron Dome, andato fuori rotta. L’Idf, invece, è certa: un razzo Falaq con una testata da 53 kg.

Hezbollah non ha mai colpito la città di Majdal Shams poichè abitata dalla popolazioine drusa da sempre in dissapore con il governo israeliano. In quell’area però vi è una base militare dell’Idf e forse per errore il razzo libanese, cambiando traiettoria, ha impattato la zona abitata da civili. In relazione al sistema di difesa aerea Iron Dome i suoi missili esplodono in aria e non sono progettati per esplodere a contatto con il terreno.

Hezbollah lancia ogni giorno droni suicidi, missili Grad, razzi e missili anticarro contro Israele ed è probabile che l’Iron Dome questa volta abbia fallito l’intercettazione. Il caricamento dei missili del sistema di difesa israeliano avviene in maniera molto articolata e lenta e proprio questa fase risulta una sua debolezza. Poi la maggior parte dei sistemi sono posizionati a difesa di Tel Aviv ed è improbabile che possano coprire anche le alture del Golan a Nord visto che i suoi missili hanno una gittata di soli 70 km.

Ieri vi è stata una riunione d’urgenza tra il ministro della Difesa Gallant e il capo di Stato Maggiore che parlano di guerra aperta. A sostegno le dichiarazioni del primo ministro Netanyahu che, di ritorno dagli Stati Uniti, parla di una svolta drammatica in arrivo: “Hezbollah pagherà il prezzo che non ha ancora pagato“.

Certo è che un conflitto aperto con Hezbollah incendierebbe tutto il Medio Oriente. Israele sarebbe nel mirino dei pasdaran stabilmente già posizioinati in Siria, degli Houthi e dagli oltre 150 mila missili di Hezbollah.

La risposta israeliana

L’aviazione militare israeliana (IAF) ha effettuato nella notte una serie di attacchi contro obiettivi di Hezbollah in diverse località del Libano, colpendo depositi di armi e infrastrutture terroristiche. Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno indicato che le operazioni si sono svolte in profondità nel territorio libanese, coinvolgendo le aree di Chabriha, Borj El Chmali, Beqaa, Kfarkela, Rab El Thalathine, Khiam e Tayr Harfa.

Il Times of Israel ha riferito di un attacco nella zona di Chebaa, da dove era stato lanciato un razzo verso Majdal Shams. La TV di Hezbollah, Al Manar, ha denunciato raid su Abbasiya, Burj al-Shamali, Khiam e Kafr Kila, oltre a un missile teleguidato su Tayr Harfa.

I vertici militari israeliani hanno presentato al ministro della Difesa Yoav Gallant opzioni per un’azione contro Hezbollah, con il sostegno degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, scrive l’Ansa.

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