Mentre il destino di Alitalia continua a restare nell’incertezza, la compagnia di bandiera Air France, dopo il lancio del progetto Boost che, a fine 2016, ha dato la nascita alla low cost Joon, starebbe pensando anche a una compagnia low cost a lungo raggio, dove altre compagnie costo stanno sbarcando in misura sempre più consistente.
Domani, al Comitato centrale di azienda, Air France parlerà degli orientamenti strategici del gruppo e dovrà altresì prendere una posizione sul low cost a lungo raggio, conducendo nello stesso tempo un lavoro per definire la strategia del gruppo entro giugno 2018.
Il quadro competitivo sul lungo raggio evolve prontamente. Si sono registrate risposte rapide da altri del settore quali Norwegian, Level del gruppo Iag (holding di British Airways, Iberia, Vueling, Aer Lingus) ed Eurowings del gruppo Lufthansa. E’ fondamentale, quindi, essere reattivi e vigili circa l’esigenza di un modello low cost a lungo raggio essendo di fronte ad un settore sempre più competitivo, che evolve a ritmi accelerati.
Secondo quanto rileva “La Tribune”, il lancio del progetto Boost che, ha portato alla nascita della low cost per lottare contro la concorrenza delle compagnie del Golfo, “non sembra adatto per contrastare la minaccia delle compagnie low cost a lungo raggio che si stanno sviluppando”.
Il lancio di una low cost lungo raggio, comunque comporta un rischio a livello sociale: “per raggiungere una struttura di costi dal 20 al 30% più bassi rispetto alle compagnie classiche sarebbero necessarie misure più drastiche rispetto a quelle ottenute dai sindacati con il lancio di Joon”.
Pertanto, non ci resta che attendere l’eventuale decollo di questo progetto.