Un 47enne, in imminente pericolo di vita, ha viaggiato a bordo di un velivolo del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare
Oggi 26 maggio, si è svolto un trasporto sanitario d’urgenza con un Falcon 50 dell’Aeronautica Militare, decollato dall’aeroporto militare di Lecce nel primo pomeriggio verso l’aeroporto di Palermo Punta Raisi, a favore di un uomo di 47 anni, accompagnato dall’equipe medica dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce e dalla moglie.
Il volo d’urgenza, richiesto dalla Prefettura di Lecce, è stato immediatamente disposto e coordinato dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare che ha tra i propri compiti anche quello di attivare e gestire i trasporti sanitari urgenti, attraverso i velivoli che la Forza Armata tiene pronti, 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno per questo genere di necessità.
Dopo le operazioni di imbarco, effettuate dall’equipaggio del 31° Stormo di Ciampino, il velivolo è decollato verso l’aeroporto di Palermo. All’arrivo il paziente è stato trasferito sull’ambulanza, che si è diretta immediatamente verso l’Ospedale “ISMETT- Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione” di Palermo, dove l’uomo è stato ricoverato.
Il velivolo militare ha fatto poi rientro all’aeroporto di Ciampino, dove ha ripreso il servizio di prontezza operativa.
Attraverso i suoi Reparti di Volo, l’Aeronautica Militare mette a disposizione mezzi ed equipaggi pronti a decollare in qualunque momento e in grado di operare anche in condizioni meteorologiche complesse per assicurare il trasporto urgente non solo di persone in imminente pericolo di vita, come accaduto in questo caso, ma anche di organi ed equipe mediche per trapianti. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare, della 46ª Brigata Aerea di Pisa e dagli elicotteri del 15° Stormo di Cervia che proprio in questi giorni sono costantemente impegnati nel supporto della popolazione dell’Emilia-Romagna duramente colpita dalla forte alluvione.