Tregua “vacillante” in Ucraina dopo la telefonata Trump-Putin

La probabile svolta dopo una telefonata di un’ora e mezza tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e quello russo, Vladimir Putin. La Casa Bianca ha reso noto che i due leader hanno concordato un percorso che inizierà con la sospensione degli attacchi energetici e infrastrutturali, oltre a negoziati tecnici per un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero. Questi passaggi dovrebbero condurre a una tregua totale e a un accordo di pace permanente.

Trump e Putin hanno anche sottolineato l’importanza di un miglioramento dei rapporti bilaterali tra Stati Uniti e Russia, ritenendolo un elemento chiave per la stabilità geopolitica e la crescita economica globale. Secondo quanto riferito, vi sarebbero in programma “enormi accordi economici” tra i due Paesi. Inoltre, i leader hanno inviato un messaggio congiunto all’Iran in merito alla questione nucleare, affermando che Teheran “non dovrebbe mai trovarsi nella posizione di distruggere Israele”. Questo monito segnala la volontà di Washington e Mosca di affrontare la proliferazione delle armi strategiche, sebbene i limiti di tale impegno non siano ancora definiti. I negoziati in Arabia Saudita proseguiranno con l’obiettivo di fornire ulteriori risposte in tempi brevi.

A conferma del valore della telefonata, Putin ha ordinato all’esercito russo di sospendere gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine. Tuttavia, il Cremlino ha ribadito che la “completa cessazione” delle forniture di armi a Kiev e la condivisione di informazioni di intelligence restano condizioni imprescindibili. Inoltre, Putin ha informato Trump di un imminente scambio di prigionieri con l’Ucraina, che prevede il rilascio di 175 detenuti per parte.

La reazione di Kiev non si è fatta attendere. L’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che, al momento, l’Ucraina continua a subire attacchi con droni Shahed e missili russi, il che dimostra che gli accordi non sono ancora stati rispettati. Inoltre, ha sottolineato che la proposta di tregua per i cieli e i mari era stata originariamente avanzata dall’Ucraina, mentre gli Stati Uniti avevano tentato di ampliare l’intesa fino a un cessate il fuoco totale. L’ufficio presidenziale ha quindi accusato la Russia di aver respinto tale proposta, dimostrando di non volere realmente la pace.

Zelensky ha poi ribadito che le condizioni poste da Putin dimostrano la sua mancanza di volontà nel porre fine alla guerra, poiché mirano unicamente a indebolire l’Ucraina. Tuttavia, ha confermato la disponibilità a rispettare la tregua sugli attacchi alle infrastrutture energetiche, a condizione di ricevere maggiori dettagli dagli Stati Uniti e di avere Washington come garante dell’accordo. “Dopo aver ottenuto i dettagli dal presidente degli Stati Uniti, da parte americana daremo la nostra risposta”, ha affermato Zelensky, aggiungendo che l’Ucraina manterrà l’impegno fintanto che anche la Russia lo farà.

Nel frattempo, l’Europa sembra essere stata esclusa dalle trattative dirette tra Stati Uniti e Russia. Il cancelliere tedesco uscente, Olaf Scholz, e il presidente francese, Emmanuel Macron, hanno dichiarato che continueranno a sostenere militarmente l’Ucraina, mentre il Cremlino ha espresso chiaramente l’intenzione di portare avanti il negoziato in modo “bilaterale” con la nomina di gruppi di esperti russi e americani.

In serata, poco dopo la telefonata tra Trump e Putin, si sono udite esplosioni a Kiev. Le autorità ucraine hanno dichiarato lo stato di allerta aerea nella capitale e in diverse altre regioni. Secondo il capo dell’Amministrazione militare della città, Timur Tkachenko, le forze di difesa aerea stanno operando per neutralizzare la minaccia. Le autorità hanno esortato la popolazione a restare nei rifugi fino al cessato allarme e a seguire le misure di sicurezza.

L’evoluzione della situazione nei prossimi giorni sarà determinante per comprendere se la tregua energetica possa rappresentare un primo passo verso una pace più ampia o se rimarrà un episodio isolato in un conflitto ancora lontano dalla risoluzione.

Subscribe to our newsletter!

Tregua “vacillante” in Ucraina dopo la telefonata Trump-Putin

| EVIDENZA 1, MONDO |