L’amministrazione Trump vuole agevolare i partner e gli alleati ad acquistare armi statunitensi e altre attrezzature militari nel tentativo di distoglierli dalle tentazioni dei mercati cinesi e russi.
Un funzionario del Dipartimento di Stato Usa ha detto che verranno messi a disposizione almeno 8 miliardi di dollari per per offrire prestiti più flessibili che, secondo la panoramica del budget, “renderanno le attrezzature militari degli Stati Uniti un’opzione più competitiva e più accessibile per i paesi partner”.
Il fondo per i prestiti si aggiungerebbe ad un fondo di assistenza alle sovvenzioni già esistente a disposizione di dozzine di nazioni in tutto il mondo. Ne usufruiscono per la maggior parte Israele, Giordania ed Egitto. Il budget di questo fondo è pari a 5,4 miliardi di dollari, confermato anche nel Fiscal Year 2020. Trump ha ridotto progressivamente il programma delle sovvenzioni da quando ha assunto la carica di presidente. Ora la Casa Bianca ha lanciato l’idea di trasformarlo in un “programma di prestiti”. L’idea sarebbe al momento accantonata a causa della resistenza del Congresso.
Il nuovo fondo proposto, controllato dal Dipartimento di Stato sarebbe gestito dal Dipartimento della Difesa con lo scopo di fornire assistenza finanziaria ai vari paesi alleati per aiutarli ad acquistare qualsiasi cosa, dai camion per l’addestramento militare ai jet da combattimento e droni. Anche se il fondo di assistenza esiste già, è stato utilizzato raramente e mai finanziato adeguatamente negli ultimi anni.
Ad esempio nel 2016, gli Stati Uniti hanno offerto all’Iraq, durante la lotta contro l’ISIS, 250 milioni di dollari sotto forma di prestito da estinguere in otto anni per aiutare il paese ad acquistare munizioni, manutenzione degli aeromobili e addestramento.