Dopo l’annuncio di Donald Trump, che ha ritirato gli Usa dall’accordo con l’Iran, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) conferma che Teheran rispetterà “gli impegni relativi al nucleare” previsti dall’intesa.
Il direttore dell’agenzia dell’Onu, Yukiya Amano, ribadisce in una nota che “l’Iran è sottoposto al piĂą rigido regime di verifica nucleare al mondo” e che l’accordo del 2015 ha prodotto “un notevole aumento delle verifiche”.
Preoccupanti le critiche mosse da Parigi. Il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, ha duramente criticato oggi la decisione degli Stati Uniti di uscire dall’accordo nucleare con l’Iran, definendola “un vero errore diplomatico” aggiungendo che è “inaccettabile” che gli Usa si pongano come “gendarme economico del pianeta”.
Le Maire ha ammesso che la decisione di Trump avrà “conseguenze” per le imprese francesi, citando Total, Sanofi, Renault e Peugeot: “In due anni – ha detto parlando a France Culture – la Francia aveva triplicato il suo surplus commerciale con l’Iran”.
Critiche giungono anche dal presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani partecipando ad una trasmissione radio “Radio anch’io” su Rai Radio 1. Tajani commentando la posiziona USA ha dichiarato che la scelta di Trump non aiuta il processo di pace in Medio Oriente e punta all’isolamento degli Usa”.