Il Presidente americano Trump, continua nella sua politica nazionalista e di continue revisioni e tagli alla spese ritenute ingenti e spesso superflue. Ora ha preso di mira la Nato e la contribuzione che ogni Paese aderente fa.
In sostanza chiede ai partner di contribuire maggiormente alle spese della Nato portando l’indice di contribuzione al 2% del Pil. A questa richiesta gli risponde il cancelliere tedesco Merkel: Più spese per la difesa? Solo in presenza di maggiori aiuti allo sviluppo. Con la stessa chiarezza con cui il governo americano indica l’obiettivo del 2% noi entriamo in campo per la soglia minima dello 0,7% per gli aiuti allo sviluppo”. Merkel ha anche aggiunto di essere “molto felice” del riconoscimento della Nato da parte di Trump, e condivide l’idea che tutti i paesi aderenti all’alleanza debbano condividerne i pesi “in maniera equa”. Tuttavia la Germania ha anche sempre messo in chiaro “che accanto alle uscite per la difesa siano messe sempre in primo piano anche la diplomazia e gli aiuti allo sviluppo”. La cancelliera tornata anche sulla questione dell’accordo di libero scambio con gli Usa: “Un’intesa come il Ttip ancora una prospettiva importante, e coprirebbe un 30% del commercio globale”. Sul modello delle indicazioni contenute nell’accordo Ceta con il Canada, Merkel pensa ad una “gestione più giusta della globalizzazione”, che secondo la cancelliera ” un approccio che che le democrazie europee e gli Stati Uniti non dovrebbero perdere di vista.
Pienamente d’accordo con la Merkel che a quanto pare si è sostituita a Lady Pesc, almeno per un giorno. Di fronte ad economie aggressive tipo quella cinese ed indiana è impensabile non portare avanti il Ttip. Così facendo il protezionismo americano potrebbe estendere i suoi confini a quello europeo. Insomma un protezionismo allargato dei paesi occidentali, dove si rispettino le regole dei trattati in maniera corale. In difetto l’apparente scelta vincente di politica di Trump potrebbe far ripiombare l’America in una nuova e più pericolosa crisi finanziaria.
Il Ttip letteralmente “Transatlantic Trade and Investment Partnership” in Italiano viene definito “Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti”. È un accordo commerciale tra Gli Stati Uniti e l’Europa che prevede di integrare i due mercati attraverso l’abbattimento delle barriere economiche (i dazi) e quelle non tariffarie (regolamenti, norme e standard). L’obiettivo è consentire la libera circolazione delle merci nei rispettivi territori.
di Massimiliano D’Elia
foto la repubblica