Donald Trump, dal palco della Florida sostiene la candidatura del repubblicano Roy Moore, il candidato accusato di aver molestato delle minorenni quando aveva 30 anni. Durante il suo comizio Trump, ha evidenziato i successi raggiunti dalla sua amministrazione, annunciato l’imminente riforma fiscale che sarà caratterizzata dai tagli alle tasse più grandi “della storia”.
Trump ha puntato poi il dito verso l’opposizione democratica accusandola di “opporsi alla volontà del popolo americano” ma ha poi concluso il suo intervento con un appell0 all’unità :
“se siamo della città o della campagna, se siamo neri, olivastri o bianchi, sanguiniamo tutti dello stesso sangue. Facciamo tutti il saluto alla stessa grande bandiera americana. Siamo la nazione che ha scavato il canale di Panama, che ha vinto due guerre mondiali, che ha portato l’uomo sulla luna e messo in ginocchio il terrorismo, fino a quando avremo il coraggio delle nostre convinzioni…non ci sarà obiettivo fuori dalla nostra portata…la più grande avventura è davanti a noi. Siamo americani e non dobbiamo smettere di sognare. La nostra rivoluzione non è finita l’8 novembre (del 2016). È stato solo l’inizio…il futuro ci appartiene“.