Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rilasciato una serie di dichiarazioni durante una conferenza stampa tenutasi a Mar-a-Lago, affrontando temi cruciali di politica estera e criticando aspramente le decisioni prese dall’amministrazione Biden negli ultimi anni. Trump ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla guerra in Ucraina, definendola “una guerra molto brutta” e avvertendo che potrebbe degenerare ulteriormente. Secondo Trump, l’insistenza di Joe Biden sull’ingresso dell’Ucraina nella NATO ha rappresentato un errore significativo che ha contribuito a inasprire le tensioni con la Russia.

Trump ha ricordato che la Russia considera inaccettabile la presenza di un membro della NATO alle sue porte, e ha attribuito parte della responsabilità del conflitto attuale agli errori commessi nei negoziati. “Quando ho sentito il modo in cui Biden stava negoziando, ho detto che si poteva finire in una guerra”, ha dichiarato, criticando inoltre i paesi della NATO per non pagare le loro quote di adesione (2% del pil ndr), una questione che aveva già sollevato durante la sua precedente amministrazione.

Un’altra accusa mossa da Trump riguarda il ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan, che a suo dire ha “ispirato” la Russia a invadere l’Ucraina. Secondo il presidente eletto, la modalità con cui il ritiro è stato condotto ha mostrato debolezza agli occhi degli avversari internazionali, incoraggiando azioni più aggressive da parte di Mosca. Trump ha inoltre sottolineato che durante il suo primo mandato gli Stati Uniti non hanno affrontato nuove guerre e ha rivendicato il merito di aver sconfitto lo Stato islamico, contrapposto al “mondo in fiamme” che, secondo lui, erediterà dall’amministrazione Biden, con conflitti in Ucraina, Russia e Israele.

Un’altra tematica sollevata durante la conferenza stampa è stata la Groenlandia. Trump ha dichiarato di valutare l’imposizione di tariffe contro la Danimarca in relazione al controllo dell’isola, che vorrebbe annettere agli Stati Uniti. Alla domanda sulla possibilità di utilizzare la forza militare per ottenere la Groenlandia, Trump non ha escluso tale eventualità, affermando semplicemente di non essere disposto a escluderla. Una posizione simile è stata espressa in relazione al canale di Panama, dove Trump ha lasciato intendere che non escluderebbe un intervento militare per ripristinare il controllo statunitense su questa cruciale infrastruttura.

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