Mentre Donald Trump affrontava la campagna elettorale per le presidenziali statunitensi, tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, la sua società perseguiva un piano per costruire un’imponente Trump Tower a Mosca, in Russia. A sostenerlo è il Washington Post, citando diverse persone a conoscenza dei piani e nuovi documenti in mano agli avvocati della Trump Organization. Emerge inoltre che un costruttore russo invitò Trump ad andare a Mosca per promuovere l’investimento e gli disse anche che avrebbe potuto contattare il presidente Vladimir Putin per dirgli “grandi cose” su di lui. Il costruttore, Felix Sater, predisse, in un’e-mail del novembre 2015, che i leader della Trump Organization avrebbero presto festeggiato, insieme a lui, sia uno dei progetti residenziali più grandi della Storia, sia l’elezione di Trump. L’attuale presidente non andò mai a Mosca e il progetto fu abbandonato nel gennaio 2016. I dettagli emersi, però, dimostrano che la società di Trump stava attivamente coltivando i propri affari in Russia, mentre l’attuale presidente faceva campagna elettorale. Un nuovo tassello, quindi, della complicata questione dei rapporti tra Trump, il suo staff elettorale e la Russia, su cui sono in corso diverse indagini.