Contro i media, contro il magazine “Time”. Questa volta il presidente degli Stati Uniti Donald Trump punta il dito contro il magazine più famoso al mondo, dove ogni anno viene dedicata la copertina all’uomo o donna dell’anno appunto. Si è innescato un botta e risposta a distanza, via Twitter, con il management della prestigiosa rivista, costretti a sottolineare che il presidente “si sbaglia”. E’ un tweet digitato da Trump mentre si trova a Mar-a-Lago, in Florida, per il lungo weekend del Ringraziamento, ad attirare subito l’attenzione, nel ‘rivelare’ che Time avrebbe avuto “probabilmente” intenzione di nominare il tycoon eletto presidente ‘persona dell’anno’ per il 2017 ma implicando che in cambio chiedeva una intervista esclusiva e un servizio fotografico.
Mi ha chiamato Time Magazine per dirmi che sarei stato nominato ‘Uomo (persona) dell’anno’, come lo scorso anno, ma che avrei dovuto accordare un’intervista e un servizio fotografico. Ho detto che probabilmente non va bene e ho declinato. Grazie comunque!” e’ il messaggio letterale di Donald Trump. Un messaggio che ha subito innescato le piu’ disparate reazioni sul web, ma soprattutto ha indotto il magazine a chiarire e precisare: “Il Presidente sbaglia riguardo a come avviene la nostra scelta della Persona dell’anno. Time non commenta la sua decisione fino alla pubblicazione, che e’ il 6 dicembre”. A guardare bene pero’ la polemica non e’ nemmeno nuovissima. Perche’ con la testata Donald Trump ha dei precedenti: Time la copertina e la nomina di ‘persona dell’anno’ gliel’ha dedicata per l’edizione del 2016, dopo la sorprendente elezione del tycoon alla presidenza e la clamorosa sconfitta di Hillary Clinton. Ma negli anni precedenti il tycoon non aveva mancato di strapazzare Time per non essere stato scelto. Nel dicembre del 2015 per esempio, sempre su Twitter, elogiava un servizio televisivo in cui si suggeriva che il magnate meritava di ottenere la ‘tradizionale’ copertina di fine anno del Time. Ma anche ben prima, cioe’ nel dicembre 2012 Trump twitto’: “Mi resi conto lo scorso anno che TIME Magazine aveva perso tutta la sua credibilita’ quando non mi hanno incluso nella loro lista dei Top 100. Per non parlare della ‘copertina finta’: un aneddoto da ‘leggenda metropolitana’ ma che alcune testate americane hanno a piu’ riprese riferito come un fatto verificabile. Ovvero l’esistenza di una copertina di Time finta’ dedicata a Donald Trump e che, stando ad un articolo del Washington Post pubblicato lo scorso giugno, farebbe bella mostra di se’ in alcuni golf club di sua proprieta’.